Il circolo Legambiente di Ascoli Piceno entra in possesso dei dati relativi ai campioni di terreno prelevati nel mese di febbraio 2004, nell’ambito del piano di caratterizzazione approvato il 4 febbraio 2003 e presentato dalla Sgl Carbon, in riferimento all’ordinanza dirigenziale n°217/2002.

 

I dati confermano la presenza di inquinamento del sito industriale della Sgl Carbon, con valori di concentrazione degli Ipa sugli stessi livelli riscontrati nel 2001, ma si evidenziano notevoli discordanze rispetto ai dati presentati dalla Petrolchimica s.r.l. per conto della ditta Sgl Carbon.

 

L’agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam) al fine di stabilire la variabilità dei dati analitici, insita in questo tipo di determinazioni, ha fatto analizzare i campioni da due operatori in modo indipendente.

 

I risultati ottenuti sono stati raffrontati con quelli inviati dalla Petrolchimica e considerata la variabilità analitica sono stati ritenuti accettabili i dati che non si discostavano di più del 60% dal valore medio.

 

Tutti i dati che per entrambi i laboratori sono risultati inferiori ai limiti previsti dal DM 471/99 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale si considerano validi.

 

Si può affermare che dalla valutazione emerge una generale sottostima da parte del laboratorio che ha eseguito le analisi per conto della Sgl Carbon, anche riguardo ai campioni con un basso contenuto di Ipa.

 

Tra le sostanze prese in esame sono il Pirene, il Benzo-Antracene, il Benzo-Pirene, l’Indeno-Pirene, il DiBenzo-Antracene e il Benzo-Pirilene.

 

I controlli da effettuare nell’ambito del piano di caratterizzazione devono essere completati con il prelievo di acqua dai pozzi presenti nella zona che è oggetto dell’indagine, per verificare l’eventuale contaminazione della falda.

 

Tale operazione è stata prescritta dalla Conferenza dei Servizi del 4 febbraio 2002, sta di fatto che l’Arpam non ha ancora ricevuto comunicazioni in merito.