Cassa integrazione straordinaria per un anno, per tutti i 65 dipendenti, mobilità ridotta a 20 unità dalle 40 già previste, programma di ristrutturazione aziendale con l’obiettivo del rilancio dell’attività produttiva locale, e impegno ad evitare una possibile chiusura o delocalizzazione dello stabilimento. Questi i termini principali dell’accordo fra la proprietà della GIFAR di Offida (Gruppo Melania) e i rappresentanti dell’organizzazione sindacali SINCOBAS, CGIL E CISL, raggiunto oggi ad Ancona, con la mediazione della Regione Marche.

“Il risultato certamente più importante che è stato ottenuto – commenta Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del Sincobas di Ascoli, e firmatario dell’intesa – riguarda il dimezzamento degli operai che dovranno andare in mobilità, nei prossimi mesi.  Purtroppo le reali difficoltà che attraversa l’azienda calzaturiera in questo periodo di forte crisi per il suo settore, non hanno impedito che la proprietà facesse richiesta della CIG per un anno intero, con lo scopo di avviare una ristrutturazione che dia speranza di un rilancio.

Ora però noi chiediamo da un lato – continua Quaglietti – che Gironacci e il Gruppo Melania, che nell’area di Offida hanno quattro stabilimenti e danno lavoro a 150 persone investano in qualità ed effettivamente rispettino i patti siglati con i sindacati, assumendosi la responsabilità di rilanciare da qui al prossimo anno, nell’ipotesi della ripresa economica i siti e le attività locali, mantenendo i livelli occupazionali promessi.

Dall’altro poi, vogliamo che tutte le istituzioni si impegnino maggiormente a sostenere gli sforzi dell’azienda, e di tutto il comparto calzaturiero, per cercare di salvaguardare il futuro sia delle imprese attive del nostro territorio sia e soprattutto, i tanti lavoratori, uomini e donne che stanno facendo da troppo tempo le spese di una crisi eccezionale di questo settore. 

Mi auguro che tutte le forze sociali e politiche – conclude il coordinatore del Sincobas - sostengano anche loro, con progetti e programmi concreti di sviluppo tali percorsi.”

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