Il Circolo Legambiente di Ascoli Piceno elogia ufficialmente il NOE dei Carabinieri per la brillante opera svolta nella repressione dei reati ambientali. L'Associazione, da tempo impegnata in una dura vertenza contro la SGL Carbon, ha accolto con soddisfazione la notizia che finalmente i Carabinieri del NOE sono riusciti a individuare alcune delle industrie che avrebbero contribuito ad aumentare il già notevole carico inquinante del Fiume Tronto, tra cui la SGL Carbon, la Deatech e la Uniproject, sospettate di aver scaricato sostanze pericolose nel fiume (SGL Carbon), di non aver rispettato la normativa in materia di stoccaggio di sostanze tossiche (Deatech), e non aver rispettato i limiti tabellari per le sostanze pericolose (Uniproject).
"Il brillante risultato raggiunto dai Carabinieri ci dà grande soddisfazione e ci riempie di orgoglio, perché forse non si sarebbe arrivati a un obiettivo così importante se Legambiente non avesse continuato in questi anni a segnalare con i suoi blitz la presenza di sostanze tossiche e pericolose sulle sponde del Fiume Tronto.
Ci auguriamo che questa indagine sia solo la prima di una lunga serie che porti ad individuare i numerosi siti inquinati presenti lungo le sponde del Fiume Tronto e i responsabili di numerosi episodi di inquinamento del fiume, episodi che purtroppo si verificano molto spesso.
Forse, dopo questa brillante operazione dei Carabinieri, che ha comportato dei lunghi appostamenti e un grande lavoro di indagine, il Fiume Tronto, nel tratto tra Ascoli e la foce, potrà finalmente cominciare a recuperare quella fauna e flora tipica di ogni fiume sano, che rischia ogni giorno di essere compromessa dai continui attentati ad opera di chi versa nelle sue acque sostanze nocive.
L'eliminazione delle sostanze nocive dal Fiume Tronto è inoltre una premessa indispensabile per tutelare quell'ambiente unico e di grande ricchezza ambientale rappresentato dalla Riserva Naturale della Sentina. Lo stesso dicasi per il Parco Marino del Piceno, che comincia a muovere i primi passi.
"Desideriamo congratularci in particolare con il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ascoli Salvatore Minniti, con il Direttore generale dell'ARPAM Gisberto Paoloni, con il comandante del NOE Giuseppe Di Venere, e con il Direttore ARPAM di Ascoli Angelo Goglia.
Mentre il tavolo istituzionale sulla SGL Carbon segna per l'ennesima volta il passo, continua la nota di Legambiente, e si continua ingiustamente ad escludere gli ambientalisti da qualsiasi trattativa sul futuro dell'area, l'opera di repressione delle Forze dell'Ordine sta portando ugualmente alla luce ciò che i nostri amministratori fanno finta di non vedere, continuando ad occuparsi di piccoli interventi sulle aree verdi per racimolare consensi elettorali, ma trascurando quasi completamente problemi annosi e gravi come l'inquinamento del terreno da IPA e la necessità della bonifica."