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Il Trio di Parma e la Filarmonica Marchigiana eseguono musiche di Beethoven e Gasparini

| ANCONA - Penultimo appuntamento della stagione degli “Amici della Musica”, giovedì 28 aprile alle 21 al Teatro delle Muse. Dirige Anton Nanut

Il “Triplo concerto” e la “Settima sinfonia” di Beethoven e due brani appositamente commissionati al compositore Daniele Gaspari (Senigallia, 1975) costituiscono il programma del concerto di giovedì 28 aprile alle 21 al Teatro delle Muse di Ancona, penultimo appuntamento della stagione dei concerti della società “Amici della Musica – Guido Michelli” (il programma verrà replicato al Teatro Pergolesi di Jesi il 29 aprile e al Rossini di Pesaro il 30).
 
Di scena il Trio di Parma (Ivan Rabaglia violino; Enrico Bronzi violoncello; Alberto Miodini pianoforte ), insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Anton Nanut.
 
I due brani di Gasparini sono intitolati Dove la rosa scorda i suoi fantasmi, preludio in forma di ricercare, per trio e orchestra e Microfantasia sulla Settima, per orchestra. Sono stati commissionati dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana appositamente per essere eseguiti insieme alle altre musiche di Beethoven presenti nel programma. Mentre il brano per trio e orchestra è autonomo nella concezione, la Microfantasia è legata direttamente alla musica di Beethoven, essendo costruita su temi della settima sinfonia.
 
Dove la rosa scorda i suoi fantasmi è pensato come il primo tempo (da qui il sottotitolo di preludio) di un concerto in più movimenti ispirato a testi del poeta spagnolo Rafael Alberti. Il brano è costruito come un ricercare, nell’accezione storica del termine: l’esplorazione delle possibilità di sviluppo di un tema nelle varie implicazioni contrappuntistiche, armoniche, timbriche. Qui il tema è di quattro note ed è a sua volta derivato da una serie di otto note (“tema dell’angelo”) che dovrebbe costituire il materiale tematico unitario di tutto il concerto.
 
Il tema della ricerca, suggerito anche dal luogo immaginario a cui il titolo rimanda, è il tema del testo dell’Alberti, Paraíso perdido (Paradiso perduto), da cui trae ispirazione questo brano, testo che funge da proemio (preludio diremmo in termini musicali) all’opera Sobre los ángeles (Sugli angeli).
 
Il brano è caratterizzato da un’atmosfera sospesa (connessa all’incertezza del tema della “ricerca”), magica e spettrale, che rimanda al mondo degli angeli del poeta spagnolo, un “mondo subalterno di atmosfere e stati d’animo e segrete proprietà delle cose a cui Alberti dà vita con un’esattissima allucinazione, riducendoli all’essenziale con operazioni che hanno la scarna sicurezza di un’intuizione matematica” (Vittorio Bodini, dalla prefazione a: Rafael Alberti, Degli angeli, Einaudi).
 
Microfantasia sulla Settima, per orchestra. Come suggerisce il titolo si tratta di una piccolissima fantasia sulla settima sinfonia di Beethoven. Il brano utilizza alcuni elementi tematici tratti dalla Settima (il motto con cui si aprono il I e il IV movimento, le prime battute del tema dell’introduzione, la figura ritmica puntata che caratterizza il primo tempo della sinfonia, il tema del celebre allegretto) e costituisce un piccolo omaggio al grande compositore tedesco.
 
Daniele Gasparini si è diplomato ventenne in composizione e direzione d’orchestra presso il conservatorio di Pesaro, perfezionandosi presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma. È laureato in filosofia all’Università di Urbino (“Storia del melodramma”). Insegna Cultura Musicale Generale presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Pergolesi” di Ancona.
 
Nel novembre 2004 gli è stato assegnato il celebre premio “Regina Sofia” di Barcellona-Madrid grazie al brano Myselves Passacaglia per grande orchestra. In precedenza aveva ottenuto altri importanti riconoscimenti a livello internazionale. Per esempio con il brano per violino e orchestra Il violino invisibile, nel 2002, il 1° premio con menzione d’onore del Presidente della Repubblica Italiana al concorso internazionale di composizione “2 Agosto” di Bologna.
 
Sue composizioni sono state eseguite in Europa, Stati Uniti, Canada, Israele e Cina, anche da interpreti prestigiosi quali Salvatore Accardo, la London Symphony Orchestra diretta da Daniel Harding, l’orchestra della BBC, la Pitsburg Symphony Orchestra. Alcune sue composizioni sono incise da EMI, MPS, Ars Publica, ed altre.
 
Anton Nanut è una delle personalità più importanti della scena culturale slovena. Nella sua lunga carriera Anton Nanut ha diretto quasi duecento orchestre ed ha al suo attivo più di centocinquanta CD con un repertorio che spazia dai più grandi autori ai compositori sloveni contemporanei; in particolare le sue incisioni mahleriane hanno ottenuto un grande riconoscimento dalla critica.
 
Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 in seno al Conservatorio “Arrigo Boito”, dove i suoi componenti si sono diplomati con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore, perfezionandosi poi con il Trio di Trieste presso l’Accademia Chigiana di Siena e alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha inciso i tre Trii di Brahms per l’UNICEF e l'integrale dei Trii di Beethoven per la rivista musicale Amadeus.
 
 
Paradiso perduto
 
Lungo il corso dei secoli,
 per il nulla del mondo,
io che insonne ti cerco.
 
Dietro di me, impercettibile,
senza sfiorarmi gli omeri,
il mio angelo morto, in vedetta.
 
Dove sta il Paradiso,
ombra che ci sei stata?
Mi risponde il silenzio.
 
Città senza risposta,
fiumi senza parole, vette
senza echi, oceani muti.
 
Non sanno. Uomini fissi,
in piedi, sulla sponda
delle immobili tombe
 
mi ignorano. Tristi uccelli,
canti pietrificati,
sulle estatiche rotte,
 
ciechi. Non sanno nulla.
Antichi venti, senza sole,
inerti, con tante leghe
 
da fare, calcinati
si levano, ricadono
all’indietro, poco dicono.
 
Diluiti, un’informe
verità in sé occultando,
fuggono da me i cieli.
 
Al limite terrestre,
già sull’ultimo filo,
con lo sguardo che scivola,
 
morta in me la speranza,
io quel portico verde
cerco nei neri abissi.
 
O che traforo d’ombre!
Bulicame del mondo!
Confusione di secoli!
 
Indietro! Che spavento
di ammutolite tenebre!
Anima mia perduta!
 
– Angelo morto, risvegliati!
Dove sei? Su illumina
col tuo raggio il ritorno.
 
Silenzio. Altro silenzio.
Senza battito i polsi
della notte infinita.
 
Paradiso perduto!
Perduto per cercarti.
Senza luce, io, per sempre.
 
(Traduzione di Vittorio Bodini, da: Rafael Alberti, Degli angeli, Einaudi)
 
 
Trio di Parma, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Anton Nanut
Ancona, Teatro delle Muse, giovedì 28 aprile, ore 21. Info: Teatro delle Muse, 071.52525; Amici della Musica, 071.2070119 e 071/206694.
 
Daniele Gasparini
“Dove la rosa scorda i suoi fantasmi Preludio in forma di ricercare per trio (violino, violoncello e pianoforte) e orchestra”
 
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
“Triplo concerto in do magg. op.56 per pianoforte,violino, violoncello e orchestra”
 
Daniele Gasparini
“Microfantasia sulla “Settima”, per orchestra”
 
Ludwig van Beethoven
“Sinfonia n. 7 in la magg. op.92”

25/04/2005





        
  



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