Stefano Serpilli  presenterà  il suo libro,   il 30 aprile  a palazzo Camerata presso l’Assessorato alla Cultura del Comune. I suoi gialli  sono  poco   tradizionali e lontani  dalla  “scrittura marchigiana”. Le  storie “ – spiga Serpilli – sono di persone comuni che si trovano ad affrontare difficoltà più grandi di loro”.

 

L’interesse dello scrittore è verso l’idea e le emozioni e la memoria.  Nel suo stile si ritrova la ricerca del narratore: il tentativo di trasmettere le emozioni verso “una scrittura onesta, senza cedere alle mode ed alle malizie letterarie del momento”.

 

Il nuovo thriller  le Ombre  rappresenta una zona grigia e sottile che separa la luce dal buio, il bene dal male - la doppia personalità che spesso è presente in tante persone - . “Tra i tanti, devo riconoscere che Raymond Chandler, l’autore del disincantato investigatore Marlowe nella Los Angeles degli anni ’40, mi è entrato nel sangue.  Tra i narratori recenti apprezzo James Ellroy. Alcuni possono ritenerlo irriverente, volgare, sopra le righe, ma ho rintracciato nelle sue storie  pagine di struggente bellezza. Tramite la scrittura si è salvato da un modo di vivere che lo avrebbe perduto; lui stesso lo riconosce. Tutto ciò è molto bello”.

 

Il protagonista del thriller Ombre  “parla in prima persona e si rivolge al lettore come ad un vecchio amico al quale si può confidare ogni cosa”.

In questo giallo sono partito dalla fine della storia ed il protagonista racconta ciò che già è accaduto. Sembra ormai che ogni pericolo sia superato.

 

L’orario di inizio della conferenza è fissata alle 16,30.