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“Nel centro-destra solo 7 consiglieri su 20 rimasti fedeli al partito”

San Benedetto del Tronto | Le considerazioni di Luigi Cava sulla fuga dai partiti.

di Luigi Cava *

Dice bene il Ministro Alemanno quando sostiene che il nuovo Governo, con Ministri come Storace e Scajola al posto di Sirchia e Marzano, è certamente più politico di quello precedente. Se questa è la linea su cui i vertici dei partiti nazionali hanno puntato, anche in un Comune di centro-destra come il nostro dobbiamo tener conto di tali dinamiche.

Recuperare la Politica e il ruolo dei partiti è una esigenza primaria per riacquistare una credibilità che si è persa nell’amministrare. E giova ricordare come nelle recenti elezioni regionali si sia perso di più proprio dove il centro-destra governa (Ascoli e San Benedetto del Tronto).

Amministrare, pertanto, non è risultato essere un valore aggiunto proprio perché l’azione amministrativa non è stata affiancata da quella politica. Il sindaco “ricattato”, divenuto poi “ricattatore” dei partiti, ha prodotto effetti devastanti come quello della fuga degli eletti dai partiti di appartenenza.

La geografia dei gruppi consiliari è totalmente mutata rispetto alle composizioni che l’elettorato aveva democraticamente definito nel 2001 e soltanto una sparuta minoranza, 7 consiglieri su 20, è rimasta sotto le insegne dei partiti con i quali si erano presentati.

Ha ragione l’assessore Lorenzetti ad opporsi all’ennesima farsa del rimpasto di giunta a favore, questa volta, di AI.  Non si può campicchiare nell’assenza di regole e nella convivenza con le solite turbolenze.

* Dirigente provinciale AN

27/04/2005





        
  



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