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Celani:"Tagli? la Quintana sopravviverà lo stesso"

Ascoli Piceno | Il sindaco di Ascoli "tuona" nei confronti dell'assessore Luciano Agostini".

di Piero Celani*

"Come esordio non c’è male. Il neo vice presidente della Giunta regionale nonché assessore al Turismo, Commercio, Fiere e Mercati ed altro ancora, Luciano Agostini, non ha perso davvero tempo e da quel di Ancona ha tuonato contro la Quintana.

Agostini, in realtà, credo che abbia posto nel mirino l’Amministrazione Comunale. La Quintana è solo uno degli aspetti che questo rappresentante nell’esecutivo regionale del sud delle Marche ha posto sul tappeto. Commercio e turismo sono altre tappe di questa sua offensiva a tutto campo. Secondo Agostini, avremmo poche idee per lo sviluppo cittadino ed invece l’esponente dei Ds ci darà il valore aggiunto della sua creatività e briosità. Una cosa è certa, Agostini ha scoperto la Quintana. E’ un fatto indubbiamente importante, considerato che in questi ultimi anni, pur facendo parte quale rappresentante della Regione Marche del Consiglio di Amministrazione dell’Ente, non ha mai partecipato alle riunioni se non, credo di ricordare, all’ultima, in prossimità, guarda caso, della tornata elettorale e in occasione delle elezioni per il rinnovo del comitato di sestiere di Porta Tufilla.

In questi anni sono curioso di sapere dov’era tutta questa inventiva che Agostini vorrebbe ora mettere per rilanciare il nostro sistema turistico. Sono curioso di sapere dov’era Agostini quando chiedevamo, inutilmente, a D’Ambrosio, finanziamenti adeguati della Regione per sostenere la Quintana o una legge che tutelasse questo patrimonio non soltanto cittadino ma regionale. Sono curioso di sapere dov’era Agostini quando la Regione, invece di sostenere la Quintana, decurtava i finanziamenti.

Oggi, leggo, che finalmente la Regione è pronta a fare la sua parte ma pretenderà (bellissimo verbo) che non ci sia più l’inquinamento partitocratrico da parte delle forze di maggioranza comunale di centrodestra. Eppure Agostini dovrebbe sapere che la politica sta alla Quintana come al Carnevale di Offida o alla Vinea. Del Consiglio di Amministrazione fanno parte i rappresentanti di Enti (Enti, non partiti) quali la Regione, la Provincia e la Camera di Commercio oltre, naturalmente, il Comune. I sestieri, poi, rappresentano un momento di democrazia di base. La scelta dei loro rappresentanti è sancita da libere elezioni e non da scelte partitocratriche.

Vorrei ricordare al distratto Agostini che i capi sestiere Lattanzi e Camela sono stati eletti, non scelti dai partiti o tantomeno dall’Amministrazione Comunale come nel 1999, quando l’Ente con l’allora Magnifico Messere, affidò la gestione del Gruppo comunale della Quintana direttamente ad un consigliere comunale, certamente non di centrodestra.

Sono forse queste le ingerenze partitiche di cui tanto parla?

Evidentemente questi modelli non convincono l’assessore Agostini che dopo aver lasciato il bilancio regionale ora vuole cambiare i modelli di sviluppo dell’ascolano. Comunque non tema. Se la Regione taglierà i finanziamenti perché saremo giudicati non sufficientemente allineati sulle posizioni del centrosinistra, la Quintana sopravviverà lo stesso. Il Comune di Ascoli, così come ha sempre fatto in questi anni, non farà mai mancare il proprio sostegno (e quanto finora fatto lo dimostra ampiamente: dalla nuova sede dell’Ente alle sedi dei sestieri alla promozione europea) e continueremo a sostenere senza riserve e promuovere questa manifestazione anche nell’interesse della stessa Regione, senza peraltro farci fuorviare dal colore politico diverso.

Eppure l’attuale vice presidente della Regione, fino a pochi mesi fa assessore al bilancio, dovrebbe ricordare che da anni questa Amministrazione Comunale non ha più ricevuto il doppio contributo per la Quintana prima erogato sul capitolo della cultura e del turismo e dal 2003 il contributo è di soli € 51.646,00.

Nonostante questo la manifestazione è cresciuta ugualmente.

Per quanto riguarda tutti gli altri aspetti, mi limito a fare alcune osservazioni.

di Dr. Ing. Piero Celani*

L’assessore Agostini lamenta che il teatro Ventidio Basso non è più centro di cultura, ma dimentica, guarda caso, che da quando si è insediata questa Amministrazione di centrodestra la Provincia (centrosinistra) ha tolto il proprio contributo. Perché non bacchettare allora anche la Provincia?

A proposito di teatro lo devo ringraziare. E’ infatti grazie a lui che siamo riusciti a sbloccare i fondi per il restauro del teatro Filarmonici. Ancora li aspettiamo, però.

Per il turismo, poi, Agostini propone un grande rilancio della montagna. Anche qui secondo l’esponente diesse, questa Amministrazione sarebbe alquanto carente. Peccato che la geografia, politico-amministrativa, imponga dei paletti. E’ notorio, infatti, che la montagna di cui tanto parla il nostro vice presidente regionale è in Abruzzo. Tranne il Comune di Ascoli, quello di Folignano e la Provincia di Ascoli Piceno, tutti gli altri Enti che fanno parte del Cotuge sono abruzzesi. E in Abruzzo, a quella Regione, abbiamo presentato tutti i nostri progetti per un rilancio turistico della montagna dei Fiori.

A voler ben ricordare,però,un contatto con la Regione Marche l’abbiamo avuto. Avemmo, tempo addietro, una audizione presso la Commissione Ambiente, presieduta da un esponente di centrosinistra, o meglio, di sinistra. Ma nulla si è mosso da allora.

E giusto per restare in tema devo ricordare all’assessore Agostini che, guarda caso, tutti gli Enti a guida centrosinistra consorziati nel Cotuge, sono anche tra i maggiori debitori del Consorzio per un ammontare di oltre 180 mila euro. Un caso invero singolare.

Sul solito refrain dell’Università, anziché polemizzare e bacchettare, l’assessore Agostini dovrebbe dare una risposta ad una lettera dell’aprile scorso, un anno fa, con la quale chiedevamo a lui come assessore al bilancio e a D’Ambrosio come presidente della Regione Marche, l’erogazione dei 2.686.000 euro, da stralciare dai fondi Cipe, per il pagamento alla Asl delle ultime due rate per l’acquisto del complesso dell’ex Mazzoni. Siamo ancora in attesa.

Sul turismo. Forse perché impegnato nel suo buon ritiro di Offida, Luciano Agostini non vive appieno la nostra città. Se lo facesse si renderebbe conto che la movimentazione turistica negli ultimi anni è cresciuta in modo notevole. Una felice programmazione ha fatto sì che Ascoli conoscesse un incremento turistico davvero notevole. E a certificarlo, curioso, sono gli stessi uffici della Regione. Sì, proprio quelli dell’Assessorato al Turismo.

*Sindaco di Ascoli Piceno

28/04/2005





        
  



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