Sempre più imprese artigiane nel Piceno.
Ascoli Piceno | Nonostante la crisi, saldo positivo. Fondamentale il ruolo dell'Ebam.
di Roberto Valeri
La "provincia più artigiana dItalia" non si smentisce: dallinizio del 2005 fino al 9 marzo scorso, secondo le elaborazioni della Cna di Ascoli sui dati della Commissione Provinciale dellArtigianato della Camera di Commercio, risulta che le iscrizioni siano state 268 contro 140 cancellazioni e un saldo positivo di 128 nuove imprese artigiane.
Tutto questo, in contrapposizione rispetto alla flessione generale del numero delle imprese picene allinizio del 2005 che ,alla data del 31 marzo 2005, erano complessivamente 45.885 con una flessione di 212 unità rispetto allinizio dellanno (-0,46%).
La crisi dei consumi - sottolinea Maria Desiree Basili, direttrice provinciale della Cna di Ascoli - unita al ristagno delleconomia del vecchio continente, la concorrenza di nuovi Paesi sui mercati mondiali come ad esempio quella cinese e i tragici avvenimenti internazionali hanno prodotto una situazione con pesanti effetti negativi, particolarmente nel settore moda. Nel contempo però, il comparto dellartigianato sta reagendo e si registrano iscrizioni di aziende
che operano in nuovi settori.
In un quadro che comunque resta complessivamente difficoltoso con ripercussioni pesanti per lartigianato, generalmente non tutelato dalla legislazione nazionale (ad eccezione dello scorso anno nel settore calzaturiero) per il ricorso agli ammortizzatori sociali, sinnesta il basilare intervento dellEbam,Ente Bilaterale Artigianato Marche, attraverso il Fondo di sostegno al reddito.
Il 2005 è infatti cominciato allinsegna di un protrarsi della situazione di difficoltà economica, soprattutto per il sistema moda e per le aziende del settore manifatturiero in generale. LEbam avrà dunque modo di svolgere un ruolo importante anche questanno per il sostegno al reddito di imprenditori e dipendenti delle imprese artigiane e per tutti quegli interventi previsti da un sistema della bilateralità che nelle Marche ha dimostrato di funzionare.
LEbam insieme con le parti sociali sollecitano lintervento della Regione per estendere la cassa integrazione allintero comparto moda.
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29/04/2005
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