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Career Day

| MACERATA - Quattro chiacchiere con una delle organizzatrici dell'iniziativa

di Stefania Ceteroni

Alla vigilia del Career Day, proponiamo un’intervista alla professoressa Cristiana Mammana, una delle principali organizzatrici dell’evento, nonché delegata del Rettore ai Rapporti con le Imprese e gli Ordini Professionali.

Sta per iniziare la terza edizione del Career Day: quale obiettivo si prefigge una manifestazione di questo tipo?
L’obiettivo principale del Career Day è senz’altro quello di favorire l’incontro tra i laureati e le aziende, e di creare un momento di contatto tra gli esponenti del mondo accademico e personalità del mondo del lavoro, ovvero aziende, istituzioni, banche, organizzazioni pubbliche e private. L’università di Macerata, tra l’altro, è attiva ormai da tempo per favorire questa sinergia: lo testimonia Quijob, la Banca dati dei laureati per le aziende, così come il sempre crescente numero di convenzioni per la realizzazione di stage.

A chi si rivolge il Career Day?
L’iniziativa è indirizzata sia a laureati, laureandi e studenti alla ricerca di informazioni sul mondo del lavoro; sia alle aziende che hanno dimostrato - attraverso un’elevata adesione a questo progetto – grande sensibilità ed interesse ad incontrare i giovani.

Come sono organizzate le tre giornate?
Il programma è davvero molto ricco e differenziato. Ognuno potrà scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze, assistere agli interventi di docenti e professionisti e alla presentazione delle aziende, partecipare alle tavole rotonde e ai laboratori di orientamento e di facoltà, che sono un po’ la novità di questa edizione.

A proposito dei laboratori di orientamento e di facoltà: di cosa si tratta e come è nata l’idea di creare questi spazi ?
L’idea trae origine da difficoltà concrete che abbiamo osservato innanzitutto con l’esperienza del Quijob. Spesso infatti i giovani non sono in grado di compilare correttamente un curriculum vitae e una lettera di presentazione o di affrontare al meglio un colloquio di lavoro e i laboratori di orientamento sono incentrati proprio su queste tematiche. Molto interessanti anche i laboratori sulle Nuove Tecnologie, coordinati dal prof. Pier Giuseppe Rossi, che prevedono lavori di gruppo sulla comunicazione interaziendale e sull’utilizzo delle risorse telematiche. Infine, ci sono i laboratori di facoltà, per l’orientamento alle professioni, con un taglio decisamente specialistico.

La numerosa presenza di aziende testimonia la stretta collaborazione esistente tra mondo del lavoro ed università. Secondo lei, quali possibilità offre realmente il Career Day ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro?
Con nostra grande soddisfazione, quest’anno abbiamo registrato una notevole adesione da parte delle aziende, a testimonianza del fatto che la collaborazione tra università e territorio si sta sempre più sviluppando.
Quanto ai giovani, sono convinta che il Career Day per loro rappresenti un’ottima opportunità: potranno lasciare i propri curricula e chiedere informazioni alle aziende di interesse su stage, master e fabbisogno di figure professionali specifiche. Anche la presenza della Regione, della Provincia e delle Agenzie di lavoro, rientra nell’ottica di fornire ai giovani un quadro il più possibile completo sugli orizzonti attuali dell’universo lavorativo.

Pensa che il Career Day quest’anno riconfermerà il successo delle passate edizioni?
Me lo auguro davvero. Le già numerose adesioni ai vari laboratori, fanno ben sperare nel successo di questa iniziativa. Ad attirare l’attenzione dei giovani, quest’anno si aggiunge la presenza di prestigiose personalità , oltre al rapper Frankie Hi-Nrg. che a conclusione delle tre giornate, intratterrà i ragazzi al San Paolo

05/04/2005





        
  



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