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Nuovi atti di vandalismo sul Lungomare

San Benedetto del Tronto | Preoccupanti sono la recrudescenza e la ferocia messe in atto. In alcuni casi vere e proprie azioni da "commando".

di Carmine Rozzi

Continua il ripetersi degli atti vandalici lungo quasi tutto il lungomare tra San Benedetto e Porto d’Ascoli. A farne ultimamente le spese sono stati, tra altri, gli chalet La Gioconda, Il Pinguino, La Stella. Alla Gioconda domenica mattina una bacheca di acciaio protetta da una rete è stata sradicata e buttata sul travertino rompendolo. Di sicuro l’opera di un “branco” che ha agito con estrema ferocia visto che il divellere  la bacheca  alta quasi due metri deve aver richiesto non poco “lavoro”.

Addosso al muro dell’edificio erano state scaraventate diverse bottiglie di birra mentre a terra giacevano oltre che ai vetri anche alcuni cartoni di pizza da asporto.  Non sazi  dell’opera i balordi
hanno pensato bene di continuare anche nella notte tra lunedì e martedì. Ritornati sul posto questa volta si sono accaniti contro il cancello che delimita l’accesso al mare dello chalet abbattendolo letteralmente. Sfondato pure il cancello che porta ai magazzini e alla cucina. E tanto per gradire hanno pensato bene anche di rompere la vetrina del bar.

Altra vetrina rotta allo chalet La Stella. Inoltre tra La Gioconda e Il Pinguino sono state divelte le tubazioni del gas nuove di zecca. Questi  atti di vandalismo, uniti agli ultimi verificatesi in alcuni pub e in parte al molo sud non fanno che aggravare il disagio tra la popolazione visto che ormai  stanno verificandosi quasi ad intervalli regolari con una recrudescenza sempre maggiore. Stupisce l’accanimento e la ferocia delle azioni alcune delle quali richiedono una forza fisica non indifferente.

 Per quest’ultima è quasi certo che si tratta di  gruppi che agiscono ormai con una metodicità quasi da “commando”. Mentre per la ferocia, oltre che all’alcool (lo testimonia il numero di bottiglie di ogni tipo trovate abbandonate) si potrebbe anche ipotizzare l’uso di stimolanti sintetici. Una triste testimonianza ne sono le pesantissime  panchine in cemento nei pressi del ponte alla foce del torrente Albula che, nel periodo natalizio, come se niente fosse furono alzate e completamente rovesciate sul selciato.

Siccome queste scorribande sembrano prediligere in gran numero le opere pubbliche ci si chiede se l’imminente apertura del nuovo Lungomare non dia nuovo slancio a queste “imprese”. Perciò in alcuni chalet si sta già pensando di interpellare L’Amministrazione Comunale sulla possibilità di installare in punti strategici delle riprese televisive a circuito chiuso e  raggi infrarossi per dare una volta per tutte la giusta notorietà, riprendendone i volti, a questi signori in cerca di “gloria mediatica” .

05/04/2005





        
  



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