Onoranze Funebri del Santo Padre: anche la Regione Marche in prima fila nella gestione dellevento
| ANCONA - La macchina della Protezione civile regionale già a Roma dal 3 aprile per lassistenza ai pellegrini.
Il doveroso e sincero tributo delle Marche a Giovanni Paolo II si esprime anche attraverso la partecipazione della Protezione civile della Regione allorganizzazione degli aspetti logistici e di assistenza legati al pellegrinaggio per le onoranze funebri del Santo Padre.
Già dal pomeriggio del 3 aprile, quando il Dipartimento Nazionale ha chiesto la collaborazione delle Marche, la macchina della protezione civile regionale si è messa in moto e ha raggiunto Roma. Una squadra composta da funzionari del servizio regionale di Protezione civile con compiti di coordinamento e logistica, 18 sanitari tra medici , infermieri, psicologi, tecnici e assistenti sociali dellARES ( Associazione Regionale Emergenza Sanitaria e Sociale), 10 volontari dellOrganizzazione Vigili del Fuoco Volontari di Ancona forniti di mezzi fuoristrada con moduli antincendio, ha allestito un Posto medico avanzato di II livello allinterno della zona critica dellevento, maggiormente interessata dai flussi di visitatori, in Piazza di Porta Castello, adiacente a Via della Conciliazione. Lospedale da campo è dotato anche di una struttura modulare sanitaria in grado di intervenire laddove si presenti unemergenza.
Oltre alla prima squadra di tecnici e funzionari, il Dipartimento ha richiesto anche il coinvolgimento del restante volontariato regionale per le operazioni di assistenza alla popolazione. Questi volontari si occuperanno di supportare i pellegrini nelle principali stazioni ferroviarie e metropolitane, nei parcheggi dei pullman, nelle aree di afflusso e deflusso adiacenti la Basilica di S. Pietro.
Da tutta la regione hanno risposto immediatamente allappello del Dipartimento nazionale: così oltre 200 volontari e 40 mezzi di trasporto di 35 organizzazioni marchigiane di volontariato, coordinate dallapparato del servizio di protezione civile regionale, sono partiti per Castelnuovo di Porto, dove si trova il centro di prima raccolta di risorse umani e materiali organizzato dal Dipartimento nazionale. Delle operazioni di assistenza fanno parte anche il Corpo dei Vigili del Fuoco regionale che ha messo a disposizione i propri mezzi e lOspedale geriatrico INRCA U. Sestilli che in base alla convenzione con la Regione Marche ha fornito i farmaci necessari al posto medico avanzato.
Questo ospedale da campo attrezzato per ospitare 40 posti letto, comprende 7 tende pneumatiche, condizionatori , un centinaio di brande, generatori, bagni chimici, torri faro, containers, muletti , automezzi di servizio autocarri e apparecchi radio portatili. Fino ad oggi ha già effettuato 480 interventi, legati soprattutto a svenimenti determinati da stanchezza, crisi dansia e traumi.
A causa dellenorme afflusso di visitatori è stato necessario ricorrere a turni di lavoro degli operatori sanitari del posto medico con un impegno totale di 63 volontari dellARES, mente si stanno già predisponendo i cambi dei volontari per lassistenza, che significherà limpiego di ulteriori 200 operatori.
La risposta del sistema marchigiano di protezione civile è stata come sempre efficace e rapida, grazie al rapporto di collaborazione con le organizzazioni, e al costante aggiornamento e alla preparazione a cui si sottopongono gli operatori anche in tempo di non emergenza.
Già dal pomeriggio del 3 aprile, quando il Dipartimento Nazionale ha chiesto la collaborazione delle Marche, la macchina della protezione civile regionale si è messa in moto e ha raggiunto Roma. Una squadra composta da funzionari del servizio regionale di Protezione civile con compiti di coordinamento e logistica, 18 sanitari tra medici , infermieri, psicologi, tecnici e assistenti sociali dellARES ( Associazione Regionale Emergenza Sanitaria e Sociale), 10 volontari dellOrganizzazione Vigili del Fuoco Volontari di Ancona forniti di mezzi fuoristrada con moduli antincendio, ha allestito un Posto medico avanzato di II livello allinterno della zona critica dellevento, maggiormente interessata dai flussi di visitatori, in Piazza di Porta Castello, adiacente a Via della Conciliazione. Lospedale da campo è dotato anche di una struttura modulare sanitaria in grado di intervenire laddove si presenti unemergenza.
Oltre alla prima squadra di tecnici e funzionari, il Dipartimento ha richiesto anche il coinvolgimento del restante volontariato regionale per le operazioni di assistenza alla popolazione. Questi volontari si occuperanno di supportare i pellegrini nelle principali stazioni ferroviarie e metropolitane, nei parcheggi dei pullman, nelle aree di afflusso e deflusso adiacenti la Basilica di S. Pietro.
Da tutta la regione hanno risposto immediatamente allappello del Dipartimento nazionale: così oltre 200 volontari e 40 mezzi di trasporto di 35 organizzazioni marchigiane di volontariato, coordinate dallapparato del servizio di protezione civile regionale, sono partiti per Castelnuovo di Porto, dove si trova il centro di prima raccolta di risorse umani e materiali organizzato dal Dipartimento nazionale. Delle operazioni di assistenza fanno parte anche il Corpo dei Vigili del Fuoco regionale che ha messo a disposizione i propri mezzi e lOspedale geriatrico INRCA U. Sestilli che in base alla convenzione con la Regione Marche ha fornito i farmaci necessari al posto medico avanzato.
Questo ospedale da campo attrezzato per ospitare 40 posti letto, comprende 7 tende pneumatiche, condizionatori , un centinaio di brande, generatori, bagni chimici, torri faro, containers, muletti , automezzi di servizio autocarri e apparecchi radio portatili. Fino ad oggi ha già effettuato 480 interventi, legati soprattutto a svenimenti determinati da stanchezza, crisi dansia e traumi.
A causa dellenorme afflusso di visitatori è stato necessario ricorrere a turni di lavoro degli operatori sanitari del posto medico con un impegno totale di 63 volontari dellARES, mente si stanno già predisponendo i cambi dei volontari per lassistenza, che significherà limpiego di ulteriori 200 operatori.
La risposta del sistema marchigiano di protezione civile è stata come sempre efficace e rapida, grazie al rapporto di collaborazione con le organizzazioni, e al costante aggiornamento e alla preparazione a cui si sottopongono gli operatori anche in tempo di non emergenza.
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07/04/2005
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