Cambiare lItalia (ed Acquasanta) e impossibile?
Acquasanta Terme | Nella seconda metà di aprile abbiamo assistito ad uno spettacolo poco decoroso. La nascita del Berlusconi-bis.
di Giuseppe Orsini*
Lo stesso Silvio Berlusconi ha dichiarato oggi allANSA:
Il cambiamento di governo lo voleva soltanto un partito (UDC, ndr), poi si sono aggiunti altri fatti e questo ha comportato una decisione che non condividevo e che ho preso forzatamente.
Una decisione che ci ha portato a pratiche che consideravo superate, della vecchia partitocrazia.
Il governo poteva semplicemente aggiornare il suo programma, cambiare alcuni ministri mantenendo la stessa compagine.
Abbiamo dato agli italiani una impressione di fragilità della coalizione e della maggioranza: è stata una cosa negativa e sono convinto che non si dovesse fare.
Condivido in pieno. Spettacolo indecoroso.
Colpa? Dlla Casa delle libertà, ovvio! La Cdl ha problemi e colpe.
Ma se la vituperata riforma costituzionale fatta dalla Cdl fosse già in vigore, il Presidente del Consiglio (Berlusconi e chiunque altro al suo posto), avrebbe cambiato qualche ministro e si sarebbe presentato alla sola Camera dei Deputati per la ratifica (o bocciatura).
Invece si è dovuto coinvolgere il Presidente delle Repubblica. Si sono fatte le consultazioni e tutti sapevamo cosa avrebbero detto i troppi partitoni e partitini, che lincaricato sarebbe stato di nuovo Berlusconi che cambiato qualche ministro avrebbe avuto la fiducia di Camera e Senato.
Risultato: invece di mezza giornata con costo e polemiche quasi zero, si è fatto teatro per quindici giorni e costi inimmaginabili.
Quel che dice Berlusconi con parole intelligibili e non in politichese è la pura verità.
Cambiare lItalia.
A cavallo tra 2003 e 2004 limprenditore Berlusconi si presentò sulla scena politica.
Aveva due scopi.
Primo: non lasciare lItalia in mano alla sola sinistra (dopo Tangentopoli). Ci è riuscito e dobbiamo riconoscerglielo (io, liberale, gliene sono anche grato).
Secondo: cambiare lItalia. Ostacolo ben più duro. Molte si è fatte, altro si sta facendo.
Non tutto è condivisibile, ma il cambiamento è in atto, anche se pochissimi italiani lo vogliamo.
A troppi lo status quo (quello attuale) fa comodo.
Per ogni impegno occorre pagare un prezzo.
Berlusconi lo sta pagando.
I giudici si sono attivati immediatamente (inizio 94) ed operano tuttora con tempi scrupolosamente e svizzeramente puntuali.
Ma tantè.
Modestamente nel 2001, quando ho fondato il Club FI Alta Val Tronto a Quintodecimo e sono stato eletto (non nominato dallalto) Coordinatore Comunale di FI, mi sono prefisso di cambiare Acquasanta (Comune, non capoluogo, ovviamente). Impossibile? Ci spero ancora.
Per Berlusconi (e per me) per le idee valgono per quel che costano, non per quel che rendono.
Senti chi parla . . .
Durante la teatrale crisi di governo di Berlusconi, del Governo e della Cdl la sinistra ha detto tutto il male possibile.
La sinistra (ormai non più centro sinistra) ha vinto le Regionali. E vero. Va detto.
Ebbene, la tanto decantata sinistra priva di conflitti di interesse e preoccupata di noi cittadini cosa sta facendo nella Regione Marche a quasi un mese dalla riconferma definita trionfale?
Leggiamo i titoli di qualche giornale, con la cronaca delle Marche e non berlusconiani.
Venerdì 29 aprile.
Corriere Adriatico.
Marche La grinta della discordia. Si allargano le crepe e il neo governatore Spacca ha un diavolo per capello. Contro di lui polemiche sempre più pesanti. Mastella su tutte le furie per lesplosione del caso Marche a livello nazionale.
Il Messaggero.
Regione Cinque partiti si stanno sbranando per tre poltrone. Mastella continua a lanciare ultimatum. La maggioranza Spacca è a rischio. Tutti contro tutti.
Il Resto del Carlino (due articoli).
Regione Il segretario dellUdeur da Roma: Le Marche sono un caso politico grave. Solo così si elimina il vulnus (ferita ndr): DATECI IL PTESIDENTE.
Malumori rossi: serve chiarezza. Anche dalla CGIL critiche a Spacca - Troppa confusione: il welfare spezzato tra quattro assessorati.
Sabato 30 aprile.
Corriere Adriatico (tre articoli).
lUdeur nazionale: Favria Presidente. Spacca nella capitale: Lesecutivo non si tocca.
Giunta dei veleni, i diktat di Roma
DAngelo: è limbarbarimento della politica. Ronchi pronto al gruppo misto.
Il Messaggero (due articoli).
Regione: il braccio di ferro per il Presidente del Consiglio. Per Spacca giornata infuocata a Roma. LUdeur si prende il posto, Ds in ritirata.
Maria Paola Merloni striglia la Regione: Basta ritardi e litigi, si rischia la paralisi.
Il Resto del Carlino.
Regione Il caso della Presidenza del Consiglio è stato il tema di un vertice nazionale.
Roma dice Udeur ma sarà Ds. Mastella vincitore morale anche se poi Favria sarà il vice di Minardi.
Dulcis in fundo: situazione difficile anche nel Lazio (con Marrazzo). Basta così.
Perché ora santoni e soloni della sinistra tacciono?
Quali i problemi dei Cittadini (già dimenticati)?
Piceno: crisi del lavoro, disoccupazione, sanità, tassazione regionale vessatoria, ecc.
Acquasanta: Salaria, secondo polo termale, disoccupazione al 23%ecc. Per non parlare delle
presenze alberghiere che nel 2004 rispetto al 1986 sono diminuite del 48%, rispetto al 1990 del 55% e rispetto al 2003 del 14%.
Quale la cura?
Nel 2004 è stata chiesta la revoca delle concessioni delle acque a SANTA ed IDSC!
Per fortuna che nel frattempo è stata aperta la Abbazia di Valledacqua . . .
Ne riparleremo.
*Coordinatore Comunale FI
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01/05/2005
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