Aveva 31 anni, Riccardo Rossi, il giovane elpidiense la cui vita è stata spezzata da un colpo di karate sferrato da Mauro Ballarini, un buttafuori del night  "Josephine" di Castelfidardo.

Era l'otto febbraio dell'anno scorso quando il giovane buttafuori - un ragazzo di 23 anni - sferrà il colpo mortale, costato la  vita a Riccardo.

Ieri è arrivata la sentenza emessa dal Gup Francesca Grassi che ha riconosciuto Ballarini colpevole di omicidio preterintenzionale e lesioni. Una colpa, quest'ultima, legata al fatto che venne colpito anche il cugino di Riccardo, che era con lui all'uscita del locale assieme ad altri amici.

Dodici erano gli anni chiesti dal Pm Rosario Lionello. La metà quelli effettivamente inflitti, frutto di benefici previsti dal rito abbreviato e dall'attenuante della legittima difesa, pur se colpevolmente eccessiva. Sei anni e dieci mesi: questa è stata la condanna.

Il giudice ha riconosciuto alla famiglia di Riccardo e al cugino Danili, costituitisi parte civile e difesi dall'avvocato Francesco De Minicis, il risarcimento dei danni con una provvisionale di 150 mila euro.

Nella frazione di Casette d'Ete, luogo in cui Riccardo viveva, la notizia della sentenza ha scatenato reazioni contrastanti. Tutte accomunate dalla sensazione che sei mesi o poco più siano comunque troppo pochi davanti all'uccisione di un giovane poco più che trentenne.