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Camera Nazionale della Moda Italiana: la nuova politica siglata dall’ accordo Italo-Francese

| MILANO - Formare un fronte comune tra Italia e Francia sulla lotta alla contraffazione, sulla cooperazione nel campo della formazione professionale e sulla promozione dei prodotti italiani e francesi sui mercati extraeuropei.

di Francesca Rinaldi


La Camera Nazionale della Moda Italiana è l’Associazione senza scopo di lucro che disciplina, coordina e promuove lo sviluppo della Moda Italiana, rappresenta i più alti valori culturali di essa e si propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne l’immagine, sia in Italia che all’estero. Come previsto dalle disposizioni statutarie, l’Associazione è il punto di riferimento per tutte quelle iniziative nazionali ed internazionali volte a valorizzare e a promuovere lo stile, il costume.
 
Fin dal 1958, anno della sua fondazione, ha attuato una politica di supporto organizzativo finalizzata alla conoscenza, alla promozione e allo sviluppo della Moda attraverso eventi di alta levatura di immagine in Italia e all’estero.
La C.N.M.I. si occupa dell’organizzazione di eventi e manifestazioni (come Milano Moda Donna e Milano Moda Uomo), della formazione (attraverso l’Italian Fashion School) e dell’ organizzazione di altre attività come convegni in Italia e all’estero.
 
Le recenti intese sui calendari internazionali che hanno portato alla sigla dell’accordo Italo-Francese hanno conferito a Milano e alla Camera Nazionale della Moda Italiana il ruolo di indiscusso protagonista sullo scacchiere internazionale della Moda, contribuendo anche al consolidamento delle alleanze con Londra e New York.
 
Il protocollo d’Intesa Italo-Francese firmato a Parigi il 26 giugno 2000 rappresenta la precisa volontà della C.N.M.I e della Federation Francaise de la Couture di condurre una politica comune volta allo sviluppo e alla diffusione dei prodotti del lusso nelle aree extra-europee.
 
Questa intesa Italia-Francia risulta importantissima poiché queste due nazioni rimangono i protagonisti mondiali del settore moda: gli unici due paesi in grado di sviluppare una strategia di penetrazione extra continentale a livello mondiale.
Dalle parole di Mario Boselli, Presidente della Camera “la Francia, con Parigi, è rimasta la capitale mondiale dell’alta moda e del lusso, inteso in senso estensivo, quindi al di là e oltre il pret-à-porter che viene spesso realizzato in Italia”.
 
Oltre a confermare gli impegni sottoscritti il 26 giugno 2000, tale accordo è stato integrato con tre nuovi importanti temi: l’obbligatorietà del marchio d’origine, la creazione di un sistema di monitoraggio a priori delle importazioni provenienti da paesi extracomunitari (in particolare dalla Cina) al fine di mettere a punto delle controffensive, la realizzazione dell’integrazione con i Paesi della zona pan-euromediterranea allo scopo di perfezionare ed incrementare il livello di competitività della Comunità Europea e di permettere al settore di mantenere l’insieme della catena produttiva in prossimità del mercato europeo, in modo da poter unire i vantaggi in termini di costi, qualità e vicinanza.
 
La “mission” dell’accordo è quella di vestire con prodotti di eccellenza i “nuovi ricchi” del mondo, soprattutto quelli presenti nei “nuovi paesi” che si affacciano sul panorama internazionale: nazioni il cui PIL aumenta strutturalmente oltre il 3% all’anno quali la Russia e i Paesi Peco, la Cina e più in generale i Paesi Asiatici.

10/05/2005





        
  



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