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Un incontro all'insegna dell'amore e della gratuità.

Grottammare | Con semplicità, il sorriso sulle labbra e la battuta pronta, Don Oreste Benzi ha incontrato, ieri sera, i giovani di Azione Cattolica.

di Eleonora Camaioni

Don Oreste Benzi

E’ arrivato nella chiesa di San Pio V di Grottammare, in testa il classico cappellino di lana nero con il risvolto, ha salutato le persone con un grosso sorriso e tante strette di mano. Un abbraccio con il Vescovo Mons. Gervasio Gestori, è entrato in chiesa e si è subito raccolto in preghiera davanti all’Eucaristia.
Così si è presentato Don Benzi al gran numero di giovani di AC che lo aspettava nei banchi e nelle navate laterali della parrocchia di Don Giovanni Flammini.

 “Se - come ha detto il Vescovo Gestori nel saluto ai fedeli - il nostro mondo ha bisogno di maestri che dicono cose vere, Don Benzi è uno di essi. Ed è anche un testimone di Cristo e del suo Vangelo”. 
Infatti Don Benzi, con uno spiccato accento romagnolo e un intercalare svelto, ha portato delle testimonianze di vita, la sua vita di prete ormai ottantenne al servizio di Dio, una vita trascorsa tra i piccoli, i poveri, i bisognosi. Benzi ha parlato dei tanti incontri con i carcerati, le prostitute, i ragazzi in difficoltà con le proprie famiglie, dimostrando con esempi concreti come opera sulle persone l’Amore di Dio.

Si è soffermato più volte sul questo tema: “ogni incontro avviene nell’amore, anche quello di questa sera”, “solo se si siamo capaci di amare di Amore inutile, quello che non si aspetta indietro nulla, quello gratuito, saremo capaci di far sentire le persone amate fino alla fine, fino alla estrema possibilità di ricevere amore”, “solo amando possiamo sperimentare la vita in Cristo”. Poi ha mosso il suo J'accùse contro il non rispetto della persona umana, la vergogna dello sfruttamento minorile, il male commesso dagli uomini, il dolore e la menzogna provocati dell’egoismo umano.

Durante la serata, con semplicità, ha coinvolto i ragazzi presenti ponendo domande dalla difficile risposta, “perché l’umanità deve ammazzarsi?”, “perché pensare a fare la guerra e non pensare di liberare donne e bambini già in condizione di schiavitù?”, “perché esistono i sistemi di terrorismo?”, e offrendo loro un’unica soluzione, “solo se si corre il rischio e si ha il coraggio di amare Cristo, si potrà avere una società unita” e una speranza “il sogno di Dio è qualcosa di realizzabile perché oggi nel cuore dei giovani c’è qualcosa di bello e di grande”.

Al termine dell’incontro molti ragazzi si sono radunati attorno a lui per salutarlo e ringraziarlo, tra abbracci, sorrisi e benedizioni. Ma il Don si è districato tra la folla e prima di andar via ha salutato alcuni ragazzi dell’Unitalsi presenti, sedendosi con loro e scambiando qualche parola. Pur ritardando di qualche attimo il cerimoniale, che prevedeva il repentino spostamento presso la Chiesa di San Giovanni di Colonnella, Don Benzi si è recato in zona Bonifica dove ha recitato il Santo Rosario insieme ai fedeli.

11/05/2005





        
  



4+2=
Don benzi accolto da Mons. Gestori
L'ingresso in Chiesa
...ancora un attimo con i giovani...
Il sorriso del prete romagnolo
Don Benzi saluta una giovane
Due chiacchiere con Doriana e Guido
La stretta di mano con i giovani dell'Unitalsi
La chiesa gremita
L'abbraccio con Mons. Gestori

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