“Partecipare” è stata la parola d’ordine del congresso tenuto venerdi pomeriggio presso la sala Smeraldo del teatro Calabresi. Partecipare alle decisioni politiche, divenire protagonisti nelle scelte finora prese nei “piani alti” del palazzo amministrativo.

 

E’ questo il succo dell’incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’onorevole Ugo Intini (SDI) e Fabrizio Morri (DS), introdotti dal coordinatore dell’associazione “Cittadini per l’Ulivo” Pietro Paolo Menzietti.

 

La trovata unione delle forze di sinistra è, secondo Menzietti, sintomo di forza e latrice di libertà: “oggi siamo liberi nella nostra unità e più forti nel tentativo di trovare una soluzione ai numerosi problemi della società attuale. Il Piceno deve trovare una nuova via, una via che non riesce ad intraprendere dal capoluogo e che quindi deve essere aperta da San Benedetto”.

 

Una partecipazione non solo individuale, ma globale a partire dalla vicenda PRG: “il piano regolatore – ha proseguito Menzietti – è un argomento che non riguarda soltanto San Benedetto, ma anche tutti i territori limitrofi, da nord all’entroterra fino al vicino Abruzzo. Andrebbero così coinvolte anche le altre realtà come Grottammare, Monsampolo del Tronto e Martinsicuro”.

 

A sottolineare i benefici del nuovo taglio politico intrapreso dalle forze d’opposizione ci ha pensato Morri: “Siamo riusciti a rialzare la testa dopo la sconfitta delle elezioni del 2001. Abbiamo lavorato meticolosamente per comporre una struttura più forte fino ad arrivare ad oggi, un momento nel quale i Democratici di Sinistra rappresentano con tutta probabilità il primo partito d’Italia”.

 

“La situazione economica attuale non è rosea – ha spiegato Morri – basta guardare le statistiche. Ma noi non veniamo a portare un messaggio di depressione agli italiani, vogliamo portare idee e progetti, nel tentativo di intraprendere una strada che potremmo percorrere con l’aiuto di tutti i cittadini”.

 

Colpi alla maggioranza arrivano da Intini: “Nessuno ci ha mai spiegato cosa sia successo negli ultimi tempi, dalla crisi di governo al rimpasto. Nessuno ha mai dato delucidazioni sul rimpasto di governo e sul perché Tremonti sia stato allontanato prima e reinserito con l’incarico di vice presidente del Consiglio poi. Ma ora la sinistra c’è ed è pronta a salire al governo con un’ottima cabina di regia occupata da Romano Prodi”.

 

Intini ha sottolineato quello che a suo avviso è stato uno dei principali passi indietro dell’attuale governo, la polirica estera: “l’Italia ha perso il suo spirito europeista. Il nostro Paese è sempre stato in prima fila per la politica europea, ora siamo gli ultimi a schierarsi. Tutto questo perché si è preferito guardare oltre oceano, ponendo Bush davanti al nostro continente. Siamo l’unico paese all’interno dell’Euro ad essere impegnato militarmente in Iraq, al fianco degli americani che hanno dimostrato uno strano modo di ringraziarci, basti guardare la vicenda Calipari”.

 

Intini ha concluso il suo intervento con un ironico ammonimento alle Marche: “Il nostro mandato sarà duro e difficile ma contiamo di vincere questa sfida con l’aiuto di tutti, anche se in questa regione sarà ancor più difficoltoso dal momento che qui lo SDI è stato tenuto fuori dal consiglio regionale”.