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Sono tante le firme nel registro dei visitatori della mostra "Vita, pane pace e libertà"

Ascoli Piceno | “E’ importante comunicare una realtà a volte dura, difficile e dimostrare che si può cambiare…”

 

“Superano le 2.350 le persone che hanno lasciato la loro firma - dice Gabriele Viviani e aggiunge - vorrei dire a tutti grazie a nome di chi non ha nome:un grazie da parte degli emarginati del mondo, dei più soli, da chi non ha voce o forza per gridare. Grazie anche da parte di quel sorriso a denti stretti in un letto d'ospedale, grazie da chi ha le mosche sulla pelle, da chi aveva qualcosa ed ora non ha nulla, da chi mastica del cartone per aver qualcosa tra i denti....Grazie a nome loro”.
 
E’ importante comunicare una realtà a volte dura, difficile e dimostrare che si può cambiare… possiamo cambiare la nostra vita se lo vogliamo...tra le tante impressioni lasciate sul registro alcune mi hanno toccato profondamente: "le tue foto sono un colpo al cuore", "mi avete fatto riflettere", "perchè tutto questo?", "dov'è Dio?".
 
... Certo, non so rispondere e non è mio compito rispondere a domande cosi impegnative ma ciò che posso dire e confermare è che ogni volta dove mi trovo, dinanzi a situazioni del nostro tempo drammatiche, sembra quasi che il mondo debba chiedere scusa per il dolore, la fame, la guerra.
 
Con questa mostra grazie ai visitatori alle loro impressioni e brevi colloqui che abbiamo fatto, veniva in luce quando sia importante il rispetto reciproco il rispetto per la vita, il rispetto per l'altro per vivere in un mondo migliore.
 
Vorrei ringraziare tutti gli Ascolani e quanti hanno visitato la mostra con una bellissima frase che mi disse una donna mussulmana all'ingresso di una moschea in Kurdistain: “… che il tuo cuore e la tua vita sia più splendente di una moschea" conclude Gabriele Viviani.

16/05/2005





        
  



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