Il consiglio direttivo ha espresso soddisfazione per la nomina dell’on. Giorgio La Malfa a ministro. La chiamata del presidente del partito dell’edera nel governo nazionale rappresenta  per i repubblicani sambenedettesi un giusto riconoscimento a quei enunciati programmatici che hanno segnato la storia da oltre cento anni e che oggi se ne sente più che mai la necessità.

 

Per quanto riguarda la situazione amministrativa locale, il PRI non può che rimarcare ancora una volta che le tensioni politiche che sta attraversando la coalizione di maggioranza producono solo immobilismo.

 

Una maggioranza che fa opposizione a se stessa e che sposta il dibattito politico dai temi importanti dell’amministrazione a quello del litigio fra i partiti non troverà mai il tempo per affrontale i problemi veri della città.

 

Gli scontri con i comitati di quartieri hanno bisogno di una risposta politica forte. Una città di 46.000 abitanti non può essere spezzettata in 14 quartieri con 14 sedi e 14 politiche territoriali, è un’assurdità amministrativa: basta ricordare la scelta su via Mentana e le recenti polemiche sulla dismissione delle scuole.

 

Il PRI ritiene che la nostra città può essere raccordata con 3 o 4 circoscrizioni funzionanti con le regole che la legge assegna a questi organismi di governo. Una città come Jesi, che è una delle più ben organizzate della Regione, è strutturata in sole tre circoscrizioni.

 

Il nuovo PRG, per merito del certosino impegno dei progettisti, sta conquistando consenso sia tra i cittadini che tra gli operatori economici, mentre  per la maggioranza sembra che sia passato nel dimenticatoio! E pensare che questo grande tema programmatico è stato decisivo per la vittoria della coalizione di maggioranza. Per i PRI questo progetto rimane ancora il discrimine per le future alleanze e si sta già adoperando per aggregare intorno a questo obiettivo tutti quei soggetti della società civile che hanno a cuore come noi il futuro di San Benedetto.