La Confesercenti crea per la prima volta un direttivo specifico per l’area di San Benedetto, composto da un presidente (Erminio Giudici, chalet “da Luigi”) e dodici membri: Paolo Beni, Vero Bruni, Titti Bugari, Manuela Ciccarelli, Dario Gabrielli, Fausto Gagliardi, Adriano Maroni, Maurizio Marzetti, Domenico Mozzoni, Giuseppe Ricci, Giorgio Ruffini, Roberto Sestri. Durante il mese di maggio si svolgeranno inoltre tre assemblee, per il rinnovo dei dirigenti per la provincia di Ascoli (il 16, Villa Alvitreti), di Fermo (il 9) e per il coordinamento tra le due (il 30 a San Benedetto).

 

Presentando stamattina queste iniziative, il segretario provinciale e regionale Paolo Perazzoli ha evocato una serie di questioni, a cominciare dai rapporti con la nuova giunta regionale, auspicando un buon rapporto con l’assessore al commercio e al turismo Luciano Agostini (su entrambe le materie si attende una nuova legge regionale).

 

E proseguendo con la questione delle aperture domenicali in deroga, una questione da affrontare secondo Perazzoli in collaborazione con la Regione Abruzzo, che fin qui ha concesso un maggior numero di deroghe. Ciò di cui si avvantaggia per lo più la grande distribuzione.

Proprio per contrastare la concorrenza della grande distribuzione Perazzoli ha invitato i commercianti di San Benedetto a unire le proprie forze, per elaborare un progetto di “centro commerciale naturale”, con il quale rispondere ad un apposito bando della Regione Marche.

 

Quindi una serie di inviti all’amministrazione comunale: a pronunciarsi sulla viabilità (bretella Santa Lucia-Ponterotto o arretramento della A14?); a fornire indicazioni su zone strategiche della città come il porto, il lungomare e la Sentina; a dare risposte sull’ampliamento degli alberghi. La Confesercenti continua a guardare con interesse alla soluzione adottata nel Comune di Pesaro, con cubature aggiuntive concesse in base allo spazio delle strade circostanti gli alberghi.

 

A proposito del lungomare Perazzoli ha invitato l’amministrazione a riasfaltare la zona nord, al momento non interessata dalla riqualificazione. Sul Piano di Spiaggia ha ribadito la richiesta più volte formulata in passato di dare ai concessionari le stesse opportunità concesse in altri Comuni.

 

Infine le bancarelle: contrariamente all’ipotesi data per certa dal sindaco Martinelli, Perazzoli chiede che le bancarelle non vengano posizionate tutte insieme (tranne poche) nella rotonda Salvo d’Acquisto (all’incrocio con via Mare), ma sul lungomare, distanziate di 70-80 metri. Per il prossimo anno, poi, a riqualificazione ultimata, Perazzoli chiede di posizionare le bancarelle sulle rotonde a mare, all’altezza delle cabine degli stabilimenti balneari, in modo da soddisfare la richiesta di non coprire la visuale del mare.