Sono rimasto sorpreso dal modo in cui, una semplice risposta ad una domanda di un giornalista durante una conferenza stampa, abbia scaturito tanto baccano. Evidentemente la verità scotta e la reazione violenta, a tratti persino isterica, del Sindaco di Ascoli Piceno, dell’Assessore alla Cultura e del consigliere regionale Castelli, ne è la riscontrabile dimostrazione.

Vorrei, dunque, ritornare sull’argomento per l’ultima volta al fine di proseguire sul percorso certo e conosciuto secondo cui le valutazioni vanno fatte sulla sostanza e non sulle chiacchiere.

La Regione Marche, da quando il centrosinistra è al governo,  ha sostenuto la Giostra della Quintana di Ascoli Piceno con oltre 100 milioni annui di vecchie lire (cosa mai avvenuta nelle passate legislature) segno evidente che il governo regionale e questa maggioranza, hanno sempre creduto nelle manifestazioni che esprimono l’autenticità delle tradizioni del proprio territorio come, appunto, la Quintana di Ascoli.

Da parte del sottoscritto, come ben tutti sanno a partire proprio dal Sindaco Celani, c’è stato il totale impegno per l’intera scorsa legislatura anche in presenza di notevoli e conosciute ristrettezze finanziarie. Perché il Sindaco di Ascoli Piceno non chiede a Castelli se ha messo un ulteriore ed analogo impegno avendo lui ricoperto l’incarico istituzionale di vice presidente della commissione bilancio? Perché non gli chiede quali sono stati i benefici che questo suo ruolo ha portato alla città di Ascoli Piceno? Castelli lo dicesse finalmente: avremmo tutti modo di interloquire sui risultati prefissi e raggiunti, qualora ce ne fossero stati…

Ora, il sottoscritto ribadisce la propria, chiara posizione: la Quintana di Ascoli Piceno, per le proprie caratteristiche, per la sua dimensione ed in quanto espressione di una città storica, artistica e monumentale bellissima, ha bisogno non di minori finanziamenti (come sostiene il Sindaco quando dice che lui può fare da solo) ma di fondi maggiori anche per ciò che concerne la parte regionale. Il nostro impegno, quindi, sarà quello di aumentare i finanziamenti e non di diminuirli come qualcuno ha voluto far credere. La condizione oggettiva, perfino ovvia, affinché ciò possa accadere è che la gestione della Quintana e dei Sestieri non venga portata avanti come è stato fatto negli ultimi anni da aderenti e appartenenti ai partiti che sostengono la maggioranza dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno.

Occorre individuare un percorso condiviso che preveda la revisione degli statuti affinché la Giostra della Quintana trovi un nuovo principio di rappresentanza. Questo è quanto richiesto dal sottoscritto al Sindaco, e in un rapporto istituzionale corretto tali richieste risultano essere banali e addirittura ovvie. E poi, caro Sindaco, perché non stare al merito delle cose? Perché non ha provato a rispondere sui problemi dell’Università? Perché non ha risposto sui problemi riguardanti la povertà delle politiche culturali offerte dalla città? Non ci vuole certo un indovino, come dice l’Assessore alla Cultura del comune di Ascoli Piceno, ma basta ascoltare semplicemente i cittadini per capire come la proposta culturale messa in campo non sia assolutamente all’altezza del primato naturale della città di Ascoli in quanto tale.

In conclusione vorrei rivolgere una domanda proprio al Vice Sindaco Antonini: ma lei non si accorge delle mia presenza ad appuntamenti culturali soltanto perché il sottoscritto, a differenza di molti suoi colleghi, non ha mai chiesto biglietti gratuiti?