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“Incontriamo l’autore”; Sandro Fontana.

Ascoli Piceno | Presente il neo V.Presidente del Consiglio Regionale David Favia

di Stefania Mistichelli

Sandro Fontana, David Favia e Gino Vallesi

Si è svolto ieri, presso la Pizzeria Mosè, alle ore 19.30, l’incontro con Sandro Fontana, docente universitario, già Senatore e Ministro, già Vice Presidente del Consiglio d’Europa, che ha presentato il suo ultimo lavoro I grandi protagonisti del Popolarismo Italiano. Sturzo, De Gasperi, Moro, uscito lo scorso Gennaio ed ora in ristampa.

L’incontro, organizzato dai popolari Udeur, è stato introdotto e moderato da Gino Vallesi (Alleanza Popolare- Unione Democratici per l’Europa), che, dopo avere presentato Sandro Fontana come un “politico pensante, scrittore, ma anche saggista e giornalista per il Corriere della Sera o per riviste come Humanitas”, presenta brevemente i contenuti del testo, ponendo l’accento sull’importanza della memoria storica, come strumento essenziale per proiettarsi nel futuro.

Il libro di Fontana tratta del Popolarismo italiano come di un “modello di modernizzazione e di industrializzazione alternativo a quello proposto, dopo la seconda metà del novecento, dai due grandi sistemi totalitari del nazifascismo da una parte e del comunismo-leninismo dall’altra”, attraverso una profonda analisi storica dei tre personaggi Sturzo, De Gasperi e Moro.

Quando Sandro Fontana prende la parola, chiarisce innanzitutto che il fenomeno del popolarismo “si è rivelato vincente non solo a livello nazionale ma mondiale; infatti l’Italia, dopo la seconda guerra mondiale, ha cominciato a rappresentare un modello, alimentato da una fede trascendente nell’uomo, che ha posto la persona umana al centro del motore dello sviluppo”.


“Nonostante ciò,  - continua Fontana – in Italia dal 1924 questa forza si è dispersa, mentre continua ad essere preminente in Europa. Io ho voluto ricordare la storia di questi tre grandi personaggi non per farne una mitologia, ma per i valori che hanno interpretato e portato avanti, che non devono essere dimenticati”.

Sandro Fontana conclude il suo intervento ricordando l’idea vincente che ha permeato il popolarismo italiano: “in un mondo dove le risorse materiali sono esauribili, è necessario puntare sulle risorse immateriali, cioè la capacità di conoscenza, le scoperte tecnologiche, l’informazione, che sono illimitate, e si trovano nel capitale umano".


Infine l’autore auspica che “ognuno si muova per portare avanti questi valori e queste idee, perché mettere la persona umana al centro significa, ognuno all’interno del proprio schieramento e del proprio partito, mettere da parte tutto ciò che va contro la risorsa umana”.

David Favia, neo V.Presidente del Consiglio Regionale e Presidente del Gruppo consiliare Popolari - UDEUR, dopo aver portato il saluto del Consiglio Regionale, ha lanciato un appello, “resistere al tentativo di chiudersi in due partiti consolidando la spaccatura al Centro, per poi ricostituire al centro un grande partito interclassista che abbia una linea politica interclassista, cioè che rivolga la sua attenzione a tutte le classi da esso rappresentate”.

È seguito agli interventi un breve dibattito, con il saluto tra gli altri di Aldo Tesei, portavoce dell’UDEUR, che ha sottolineato che “il popolarismo non è un amarcord, ma è una scelta che guarda avanti”.

Dopo le conclusioni a cura del protagonista della serata, Sandro Fontana, che ha ribadito l’idea di tentare di “ricostruire un nucleo, costituito da coloro che già sono vicini e già presenti nel parlamento europeo sotto il nome di Partito Popolare Europeo”, è seguito un “ristoro spartano”, come l’ha definito Gino Vallesi, a base di pennette per tutti i partecipanti.

20/05/2005





        
  



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Sandro Fontana, David Favia e Gino Vallesi

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