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Samb-Napoli, countdown. Meno sette !

San Benedetto del Tronto | L'attesa si è dimezzata. A sette giorni dalla prima sfida play-off Nicola Ripa, indimeticabile ala destra del "trio delle meraviglie", dice la sua.

di Carmine Rozzi

Un'altra "Samb Magica". Nicola Ripa è quello in alto all'estrema destra.Accanto a lui Castronaro e Chimenti.


Nei riscaldamenti pre partita gli altri entravano palla al piede. Lui…. sopra la testa. Tocchetti morbidi, quasi irridenti . Quella maledetta sfera sembrava essersi incollata alla folta e ricciuta capigliatura da “hombrecito”. Poi, a volte, annoiandosi, se ne andava in giro a sfidare in dribbling qualche suo compagno di squadra . Di solito i terzini. Di solito tipi come Catto, Marchini, Anzuini. E siccome (quasi sempre) infliggeva loro una gran magra figura poi, regolarmente, se la doveva filare gambe in testa rincorso dall’ira scherzosamente furiosa di quest’ultimi.

Ma che ci faceva quest’ala dal dribbling alla Garrincha ( non è blasfemia credeteci, almeno per quelli che se lo ricordano), le stesse gambe storte, la stessa faccia allungata, con quella perenne espressione sofferente da “saudade” ? Era forse fuggito da qualche “favela” triste e disperata ? Era forse un oriundo brasilero capitato alla Samb per chissà dove e chissà come?

No. Il bello è che Nicola Ripa, la mitica ala destra della ancor oggi ritenuta “Magica Samb” degli anni settanta-ottanta è sambenedettese puro sangue.  Era ed è rimasto, ancora ineguagliato, il giocatore più “sudamericano” che la Samb abbia annoverato. E forse se ne ricorderà sicuramente anche un certo signor Tardelli al quale in una partita al Ballarin tra Samb e Pisa del campionato 73-74 il “nostro” fece venire un vero e proprio  < mal di testa >  all’ancor giovane e poi futuro campione del mondo.
 
Allora Nicola, la Samb si ritrova di nuovo a giocare i paly-off…
“Speriamo che la Samb ce la faccia. Ha disputato un grandissimo campionato. Onestamente quando è iniziato il girone di andata non pensavo minimamente che potesse arrivare a questo punto. Hanno fatto grandi cose.  Il merito penso sia soprattutto da attribuire, a parte la società, al tecnico. Ha saputo forgiare una squadra altamente competitiva., in mezzo a mille difficoltà, con gente che conosceva forse poco, senza preparazione adeguata, alla sua prima esperienza in serie C 1,
 
Vedi qualche affinità tra questa Samb e quella di cui facevi parte tu nell’anno della trionfale conquista della Serie B con il trio delle meraviglie Basilico, Chimenti, Ripa ?
“Questa è una buona squadra come eravamo una buona squadra noi. Come affinità posso dire che anche questa squadra ha dei giocatori che possono fare la differenza. Mi riferisco a giocatori come Leon, Bogliacino, Martini, Amodio o Zanetti anche se tutt'ora infortunato. Oppure Mancini. Potrei citare tutta la squadra. E mi auguro vivamente, perché se lo meritano, che abbiano le stesse fortune che poi abbiamo avuto noi in quanto metà dei componenti di quella squadra finì con il giocare in serie A.

Non dimentichiamo che questa è una squadra creata in quattro giorni. Non ci dimentichiamo che la squadra di Bergamasco veniva con delle basi già messe l’anno prima. Poi a novembre arrivarono Chimenti e Basilico. E con la stessa squadra l’anno dopo prendemmo il volo. Mentre qui al confronto si può parlare benissimo di un vero e proprio miracolo.”

Ti ci vedresti in questa squadra ?
“ Io ci vedrei un po’ tutti. Quando una squadra offre un buon calcio non è difficile integrarsi subito e dare il massimo. La riprova è data da come sia Mancini che Leon , arrivi dell’ultima ora, si siano calati da subito nel ruolo dando immediatamente il massimo. A dire la verità, in questa squadra, volendo cercare il pelo nell’uovo, forse manca il classico “bomber”. Quello che cerca di concretizzare in goal l’enorme mole di gioco prodotto. Quindi diciamo che forse, più di me, in questa squadra ci vedrei meglio il mio ex compagno ed amico Chimenti. Un finalizzatore con mezzi fisici e tecnici adeguati. Resta in ogni caso una squadra delle meraviglie. Un Chimenti potrebbe essere magari la classica ciliegina sulla torta.”

C’è qualche giocatore di questa squadra che, in quanto a caratteristiche, ti somiglia di più ?
“Forse Martini, se giocasse sulla fascia. Lo vedo sgusciante , saltare l’avversario e spesso servire palle al centro. Però ora mi sembra schierato più che altro da mezza punta per cui non saprei dire. Oppure Leon, ma Leon gioca più centrale. Forse questi sono i due giocatori nei quali riconosco alcune delle mie caratteristiche. Quei giocatori che, palla al piede, sono abituati a saltare l’avversario e quindi impegnare da soli magari un paio di avversari per cui è come se la squadra avversaria si ritrovasse in pratica con un uomo in meno. Ma questo lo sta facendo ottimamente anche Da Silva.”

Come vedi il Napoli nostro prossimo avversario?
“ Io lo vedo meno spauracchio di come lo vedono molti. Secondo me queste profezie secondo le quali il Napoli andrà in serie B comunque per questo o altro fattori mi sembrano sbagliate. Noi affronteremo la partita come abbiamo affrontato gli altri. Sono loro che dovrebbero aver paura di noi. Abbiamo un buona squadra. Siamo affiatati. E andando contro un parere diffuso secondo me noi daremo il meglio proprio in casa loro al San Paolo. La Samb è molto più forte fuori casa. Pochi se lo ricordano. E’ una squadra molto compatta dietro con delle micidiali ripartenze con giocatori davanti rapidissimi.

E dirò di più ; che se in casa ci dovesse scappare un pareggio non sfasciamoci subito la testa. Come vedo io questa squadra, e mi posso anche sbagliare, è una squadra che nel gioco di rimessa ha dato esempi di calcio spettacolari, rimontando partite, specie fuori casa, che sembravano del tutto compromesse. Poi discorsi arbitrali, favoritismi, sono per la maggior parte retorica. Se sei veramente il più forte alla fine vinci.”

22/05/2005





        
  



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