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“Donare per far guarire”

Ascoli Piceno | Incontro dibattito presso la “Libreria Rinascita” per sensibilizzare la cittadinanza in materia di donazione di midollo osseo.

di Stefania Mistichelli


Ha avuto luogo oggi 22 maggio dalle 9.30 alle 12.30 presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno un incontro dibattito organizzato dall’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) di Ascoli in collaborazione con l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue)e l’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi Mielosa).

Alla presentazione a cura del prof. Berardino Lauretani, presidente dell’AVIS comunale di Ascoli, sono seguiti gli interventi della Dott.ssa Gilda Nardi, primario del reparto trasfusionale dell’ospedale di Ascoli Piceno, e del dott. Piero Galieni, primario del reparto di ematologia.

Le relazioni hanno affrontato le tematiche relative al “Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo” e al “Ruolo del donatore nella cura della Leucemia”.

“Questa iniziativa nasce – come ci racconta Elvezio Picchi, responsabile dell’associazione ADMO di Ascoli – dall’esigenza di rifondare la nostra associazione, che, fino all’anno scorso, era scomparsa dal panorama dell’associazionismo ascolano, pur avendo un’importanza essenziale per la donazione di midollo osseo”.

L’associazione, l’anno scorso, durante un incontro tra donatori presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Ascoli Piceno, è stata rifondata, attraverso la "costituzione di un piccolo nucleo di persone, da cui si è tentato di ripartire, - continua Picchi – visto che della vecchia associazione era scomparsa ogni traccia.

Ora siamo in sei, io, che sono il responsabile; Alessandra Lazzarini la segretaria; Francesca Isolini alla Tesoreria e tre consiglieri, Carla Coccia, Alessandra Spinucci e Mariella Tavoletti”.

La strategia per rilanciare l’associazione è stata quella di costituire una rete con l’AVIS e con l’AIL, partner dell’ADMO in questa iniziativa, che faccia crescere la cultura cittadina della donazione come strumento per combattere la malattia.

“L’obiettivo che l’associazione ADMO di Ascoli si pone è trovare nuovi donatori e, allo stesso tempo, rintracciare coloro che sono già iscritti all’ADMO, ma di cui si sono perse completamente le tracce – spiega Picchi – essendo andati perduti tutti i registri; da una popolazione di donatori potenziali di 700 – 800 unità, ci ritroviamo con soli 50 donatori.

Altro obiettivo è allargare l’associazione, perché essendo in pochi risulta difficile ricominciare tutto da capo e lavorare per diffondere le informazioni”.

Infatti, nelle conclusioni seguite al dibattito, lo stesso Elvezio Picchi auspica di riuscire a trasmettere una informazione metodica e puntuale per capire cosa c’è attorno alla donazione del midollo osseo.

E aggiunge che “entrare nell’ADMO non voglia dire solo donare, ma chi, per esempio, per vari motivi non fosse idoneo alla donazione, può collaborare con l’associazione ad aiutare a trovare altri donatori; se infatti donare è la cosa più gratificante, altrettanto lo è trovare donatori, far crescere la solidarietà e la cultura del dono, virus contrario alla malattia”.

Durante l’incontro sono state preannunciate altre manifestazioni  nelle piazze e nelle vie di Ascoli, per diffondere la cultura dell’associazionismo e del volontariato ed aiutare l’ADMO di Ascoli a rientrare a pieno titolo nella vita cittadina.

Tutti coloro che sono interessati a ricevere informazioni sulla donazione di midollo osseo o coloro che sono già inscritti all'associazione ADMO e non sono più stati contattati, possono avere informazioni o recandosi presso il reparto trasfusionale dell’ospedale di Ascoli e chiedendo di Alessandra Lazzarini, o chiamando il numero 3935134769.

22/05/2005





        
  



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