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Referendum: Il pensiero di Gianfranco Cerreti

San Benedetto del Tronto | Referendum materia talmente delicata da riguardare il futuro stesso dell’uomo.

di Gianfranco Cerreti

Mi permetto di segnalare alcune  obiezioni a quanto scritto da Armata sul Referendum:

1)       Non è affatto vero, Costituzione alla mano, che il referendum costringe alla forzatura del si o del no. Evidentemente il Sig. Armata non conosce la nostra carta fondamentale, tant’è vero che l’art. 75 comma 4 della Costituzione così recita, indirettamente ma legittimamente riconoscendo quindi il diritto al non voto: “la proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi”;

2)      Cosa c’entra il veto della legge contro la fecondazione eterologa con il tabù dell’adulterio? Qualcuno può ragionevolmente spiegarmelo per favore??? Secondo Armata è la stessa cosa nascere come conseguenza di manipolazioni in provetta o nascere normalmente (come avviene fin dai tempi delle origini della storia dell’uomo) da un rapporto d’amore (legittimo o illegittimo che sia) tra un uomo ed una donna? Armata si sentirebbe più “essere umano” se fosse nato in laboratorio o se fosse nato da una relazione umana, seppur adulterina?

3)      Che significa “… pare, anche se le statistiche in materia sono impossibili, che un italiano su dieci (ma c’è chi dice uno su cinque) sia frutto di una relazione extraconiugale….”? Giochiamo i numeri al Lotto? Se Armata vuole scrivere un articolo serio e credibile o cita in materia delle statistiche ufficiali o tace.

4)      Armata è liberissimo di votare come meglio crede. Ma non è affatto educativo affermare che voterà si per difendere la vita com’è davvero dal “come dovrebbe essere” imposto dalla morale religiosa. Fino a prova contraria sulle origini della vita hanno cominciato a dibattere filosofi ben prima della nascita di Cristo. E nessuno di loro si è mai sognato di affermare di aver fino in fondo scoperto come è davvero la vita, semplicemente perché l’origine della vita è un mistero bello e buono, sia per i credenti che per i non credenti, sia che derivi da Dio che dalla Natura. L’unica cosa certa fin dalla preistoria è che la vita non la facciamo noi, non deriva da noi, tant’è vero che non siamo in grado né di gestirla né di controllarla (altrimenti nasceremmo a piacimento e non morremmo mai). Oggi invece dobbiamo affermare – e sarebbe una notizia davvero sensazionale, peccato non sia rimbalzata sulle principali agenzie internazionali – che contrariamente a Platone, Socrate, Pitagora, Empedocle, Kant. ecc. ecc. il Sig. Tonino Armata da San Benedetto del Tronto ha finalmente scoperto la natura e l’origine della vita!!! Ce la spieghi pure, siamo curiosi: l’origine della vita sarebbe l’adulterio e l’eros anticonformista??? Non si è ben capito dal suo discorso.

5)      Infine il Sig. Armata, al fine di agevolare l’elettore, spiega i quesiti, li sintetizza e li estrapola in termini più intelligibili e ne trae delle conseguenze non solo medico scientifiche ma anche moralistiche e di giudizio sul comportamento del servizio pubblico RAI. Vogliamo giocare a bruscolini o affrontare la questione seriamente? Armata trae delle conseguenze mediche e scientifiche senza citare un solo dato medico o scientifico (se non la fantomatica origine del 50% degli italiani nati da relazioni extraconiugali), senza citare una sola fonte medico-scientifica, scrivendo confusamente di proprie opinioni personali. Liberissimo di esprimerle, beninteso. Ma un giornale affidabile da spazio anche a queste cose su un tema così delicato? Ci sono migliaia di diciottenni, appena usciti dall’adolescenza, che andranno a votare per la prima volta e su un tema di tale portata. Un giornale come il vostro vuole lasciarli alla mercè delle opinioni – legittime, ma molto confuse e non supportate da alcun argomento medico scientifico – di Armata?

Siamo seri, per favore, come il tema richiede. Organizziamo allora un pubblico confronto (non come quella specie di farsa denunciata giustamente come tale nei giorni scorsi  dall’assessore Lorenzetti), invitando anche e soprattutto i giovani e le scuole. Ma anche scienziati, medici, laici, religiosi e tutti quanti possono contribuire con la loro ragionevolezza.  Soprattutto invitiamo e facciamo scrivere sul tema gente competente, che sia a favore del si e del no e dell’astensione: ed è a questo scopo, cioè a maggior chiarimento di ciò che ho voluto esprimere, che riporto in calce un’intervista rilasciata da Angelo Vescovi, uno dei massimi esperti in materia di cellule staminali, rilasciata ad “Avvenire”. Mi sembra una sobria risposta all’articolo di Armata.

INTERVISTA
Uno dei massimi esperti italiani di cellule staminali punta il dito contro i meccanismi mediatici, che portano a enfatizzare notizie poco significative per fini commerciali: «Lo scopo è quello di ottenere una supremazia accademica che porta con sé anche i finanziamenti per le proprie ricerche»

Angelo Vescovi: non è progresso ma mostro etico

«Questi esperimenti sono stati troppo spettacolarizzati, non ci avvicinano all'utilizzo delle cellule staminali embrionali nella terapia»

Da Roma Pier Luigi Fornari

Una cannibalizzazione della specie. È secco il giudizio etico di Angelo Vescovi sulla clonazione di embrioni per ottenere cellule staminali effettuata in Corea del Sud, prelevando il nucleo da cellule di pazienti (nove hanno la lesione del midollo). Il condirettore dell'Istituto di ricerca sulle cellule staminali dell'istituto San Raffaele di Milano, considera quanto comunicato giovedì «una non-notizia da un punto di vista scientifico».

«Hanno scoperto una tecnica che funziona un po' meglio, non mi sembra una notizia da Science. Bravissimi. Pubblicatelo però sul "Gazzettino" del luogo».

Dov'è il progresso tecnico?
Hanno rifatto l'esperimento di clonazione di esseri umani compiuto un anno fa. Non ne è stato clonato uno, ma trentuno. Ne hanno estratte undici linee cellulari staminali. La resa del processo è più alta. Perché hanno prelevato dalle donatrici ovuli freschi.
Per fare un battuta : "Si è scoperto che l'uovo fresco è meglio di quello congelato".

Tutto qui?
Da un punto di vista scientifico è una non-notizia. E tutti i ricercatori sono d'accordo. Con il trapianto c'è il rischio di una proliferazione che generi tumori, ma secondo la genetista Elena Cattaneo, sappiamo come bloccarla. La verità è che si sta lavorando al controllo della proliferazione, ma possiamo garantirlo solo in limiti non certi e non sufficienti a consentire la sperimentazione clinica.

È sicuro, poi, che queste cellule si differenzieranno per i tessuti che devono curare?
Se ha una sfera di cristallo, le rispondo. Non c'è nessuna certezza. Uno dei problemi è dimostrare che le cellule staminali embrionali producano tutte le cellule dell'organismo. Tutti i tipi dei neuroni. Non c'è nessuno studio che dimostri questo.

Ma la pubblicazione di questo lavoro non ci avvicina all'utilizzazione delle cellule staminali embrionali in terapia?
No. È un esperimento eccessivamente spettacolarizzato. Come mai questo interesse per i media? Un Paese come la Corea, che si sta avviando in queste ricerche, ha sfruttato un settore, quello della clonazione umana, dove anche la più piccola notizia ha grande risalto.

Ma non è un settore di avanguardia?
È un tipo di sperimentazione che non richiede una grandissima cultura scientifica.
L'atto della clonazione è oramai una banalità. Io non l'ho mai fatta, ma con tre mesi imparo. Quindi con poco sforzo hanno ottenuto un grandissimo risultato mediatico.

Proveranno a trapiantare le cellule?
Secondo me lo faranno. Sono Paesi in cui la ragolamentazione etica è completamente diversa dalla nostra. A dispetto del fatto che non ci sono evidenze sperimentali oggettive che il trapianto di queste cellule nel midollo spezzato abbia un effetto terapeutico, ci proveranno.

La valutazione etica?
Una mostruosità. La specie si sta cannibalizzando. Di fronte all'incapacità tecnica di risolvere il problema di generare cellule per i trapianti... Meglio, di fronte alla supposta incapacità, perché le tecniche già ci sono con le cellule staminali adulte. Quel tipo di sperimentazione sui pazienti con midollo osseo spezzato, volendo, noi in Italia lo facciamo domani. Ma prima dobbiamo dimostrare che c'è un'efficacia sugli animali, perché così si procede in campo scientifico. Di fronte a questa supposta incapacità... Si salta il problema etico - come se non esistesse problema etico nel creare esseri umani addirittura clonati, e poi distruggerli - e si va avanti su una via senza sapere nemmeno se questo sistema darà origine a cellule riparatrici del danno. Per la mia etica di scienziato laico questa è una mostruosità.

Gli scienziati che hanno aderito al "comitato del sì" dicono che alcuni studi avrebbero dimostrato che le cellule staminali adulte non sono così terapeutiche come lei afferma...
Non è accettabile dover commentare affermazioni che non hanno fondamento scientifico. È vero che a un certo punto c'è stata un'ondata di lavori, "un riflusso" contro la plasticità delle cellule staminali adulte. Io ho pubblicato due lavori su questo tema. Il primo hanno cercato di smentirlo, ma ci sono stati due lavori che l'hanno confermato. Il secondo non è stato mai smentito.
E rimane l'articolo scientifico più citato in questo settore. Tant'è vero che l'Instituite for Scientific Information gli ha dedicato la pagina del suo sito.

Dietro questo tentativo c'è una lotta per conservare i finanziamenti?
Per la supremazia accademica, che comporta anche i finanziamenti. Se lo stesso livello di finanziamenti di cui godono la ricerca sulle staminali embrionali fosse stato concesso alle adulte, a quest'ora saremmo molto avanti sulla strada delle terapie. Ma non è mai successo.

A chi dare retta?
Lei verifichi se chi parla della ricerca in un settore, ha effettivamente pubblicato studi in quel settore. Non articoli di rassegna, ma lavori scientifici. Se non li ha pubblicati, parla solo per sentito dire. 

24/05/2005





        
  



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