Astensione sul referendum, ma impegno in Parlamento affinché vengano subito approvati gli emendamenti alla Legge 40 sulla fecondazione assistita, con lo scopo di favorire la ricerca sulle cellule staminali embrionali e la possibile cura di molte e importanti malattie.

I Popolari-Udeur del territorio di Ascoli, nella persona di Walter Barboni, membro del Direttivo nazionale del partito, prendono posizione in relazione alla consultazione referendaria prevista per il 12 e 13 giugno.

E’ possibile votare sulla vita ? Si può davvero pensare di risolvere il problema delegando la decisione a persone che percepiscono solo in modo marginale questioni di notevole importanza relative a medicina, scienza e sperimentazione ?

 “ Insieme al SI e al NO – dice il partito dell’Udeur – e sui quali si è tanto dibattuto esiste una terza posizione che non deve essere ignorata, quella dell’astensione. Scegliere di non andare a votare non è sinonimo di disfattismo bensì una scelta consapevole .

Per i Popolari l’astensione politica rappresenta un voto convinto, mosso dalle proprie convinzioni ma anche dalla necessità di riportare la discussione in sede legislativa, per le opportune revisioni.

Una materia tanto complessa non può e non deve essere demandata a quesiti referendari. Il rischio concreto è di un approccio superficiale.

La legge 40 rimane un provvedimento di cui si può discutere in sedi adeguate, ma nel complesso rappresenta pur sempre una norma che disciplina la materia, altrimenti si tornerebbe al far west che vigeva in precedenza .

L’obiettivo comune è dunque quello dell’astensione per affrontare successivamente la questione in maniera adeguata e completa, e che permetta un’ ampia comprensione delle problematiche esistenti.”

 L’avv. Walter Barboni, sottolinea poi la  propria posizione rispetto alla delicata materia dell’utilizzo, a scopo di ricerca e cura delle cellule staminali embrionali : “Sono stati presentati in Parlamento emendamenti chiari attinenti la questione – ricorda il membro del Direttivo nazionale Udeur  - e io, per quanto di competenza mi impegnerò affinché tali emendamenti ottengano una corsia preferenziale e vengano presto approvati.

Lo scopo è quello di favorire, in maniera controllata uno sviluppo della ricerca scientifica e medica che possa dare speranza di cura a molte persone, specie quelle che soffrono di Alzhaimer, Parkinson, o di malattie legate a lesioni o degenerazioni neuro-celluari.

La tecnologia deve essere subordinata alla morale – conclude Barboni – e per questo credo che l’attuale legge vada difesa, e non del tutto ripudiata come vogliono i promotori dei referendum.  Saranno poi i legislatori a dover attuare quelle modifiche al testo attuale che sono necessarie “.