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“Evitare gli sprechi nella sanità”

San Benedetto del Tronto | Intervento del segretario provinciale del PSDI Simeone Zappasodi

di Simeone Zappasodi*

Il segretario provinciale del PSDI Simeone Zappasodi ha inviato la lettera che segue al presidente della Regione Marche Vincenzo [sic] Spacca, all’assessore alla sanità Mezzolani Almerino e, per conoscenza, all’assessore Luciano Agostini, al consigliere regionale Sandro Donati, al sindaco Domenico Martinelli, al sindaco Pietro [sic] Celani, al sindaco Saturnino Di Ruscio, al direttore Maurizio Belligoni, al direttore Mario Maresca, al direttore Tiziana Bendivoglia, al segretari Pro. Giovanni Gaspare [sic], al coordinatore Pro. Gianluigi Scaltritti, al segretario SBT Felice Gregori, al segretario SBT Luigi Capriotti
 
 
È lodevole che la Regione Marche abbia pensato di unificare i compiti del coordinamento amministrativo di area vasta che comprende la Zona 11 di Fermo, la Zona 12 di San Benedetto del Tronto e la Zona 13 di Ascoli Piceno,  il PSDI  non può che applaudire l’iniziativa intrapresa al coordinatore amministrativo dell’ASUR Marche. Per quanto sopra citato il PSDI  si augura che la struttura conseguente logistica possa essere organizzata non  a tavolino ma consultando le strutture mediche del ex ASL, le componenti politiche locali sulla carenze specialistiche.
 
Nosocomio fino ad oggi aveva organizzato per proprio conto la propria attività non interessandosi di quanto aveva nel circondario.
 
Questo modo di organizzarsi in passato ha creato doppioni delle varie specialità a breve distanza con costi esosi e concorrenziali con sperpero ingiustificato di denaro pubblico e senza soddisfare i bisogni urgenti del territorio.
 
Ci auspichiamo che tale suggerimento possa essere preso in considerazione con una convocazione degli esponenti ed esperti locali dei tre coordinatori portatori ognuno delle esigenze locali capaci di portare i propri contributi. Necessario fin da ora prendere contatti con l’Ospedale di Ascoli, o con quello di Fermo, o con ambedue, per studiare una collaborazione concreta, a livello di consorzio, o di fusione, con unica Amministrazione, con precisi accordi circa la distribuzione delle specialità minori che sono fonti di spreco e col conseguente ridimensionamento del personale eccedente.
 
*segretario provinciale del PSDI

26/05/2005





        
  



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