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Mozione sulla A/14 del consigliere Guido Castelli

| ANCONA - Nel documento tra l'altro si chiede di avviare ogni necessario confronto con la Società Autostrade per l’Italia S.p.A per garantire che l’adeguamento della A14 si sviluppi anche dal casello di Pedaso sino al raccordo con l’autostrada A24.

di Guido Castelli


Premesso
• che la Società Autostrade per l’Italia S.p.A. ha definito in data 04.08.1997 il piano degli investimenti per il potenziamento del sistema autostradale nazionale, tra cui quello relativo alla dorsale adriatica;

Considerato

• che con la IV convenzione aggiuntiva stipulata con l’ANAS il 23.12.2002, approvata con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e successivamente registrato alla Corte dei Conti in data 20.05.2004, prevede che dal Km. 116+500 al Km. 171+406 (Rimini nord – Pedaso) sia realizzata la terza corsia in sede, per i nuovi investimenti pari a complessivi 4,686 milioni di euro di cui 1,733 milioni di euro per l’opera indicata;

Valutato

• che l’estensione dell’ampliamento a tre corsie della A14  fino a Pedaso tiene conto sia delle esigenze del traffico, che delle risorse disponibili e che la Società Autostrade per l’Italia ha sostenuto che l’infrastruttura viene adeguata, non solo per i tratti dove la domanda di traffico è già tale da richiedere l’intervento di ampliamento, ma anche a quei tratti ove tale esigenza è solo prevista per il futuro;

Tenuto conto

• che il rafforzamento della dorsale autostradale adriatica rientra nel più ampio progetto del “Corridoio Adriatico”, condiviso da ben sette Regioni adriatiche nella sua articolazione intermodale (ferrovia, strade, autostrade, porti, interporti, aeroporti), che affianca e si connette con il “Corridoio V” (Venezia – Kiev) e il “Corridoio VIII” (mar Ionio - mar Nero) tesi ad integrare l’area del Mediterraneo con il nord-est europeo;

Tenuto conto altresì

• che l’esigenza dei collegamenti viari nord-sud, devono conciliare le esigenze di sviluppo del territorio, soprattutto dell’entroterra, in particolar modo di quello relativo al sud delle Marche (provincia di Fermo e Ascoli Piceno), che presumono dover cogliere una grande opportunità di sviluppo e riequilibro infrastrutturale, anche nella prospettiva di un potenziamento di collegamenti tra la sponda adriatica e quella tirrenica;
 

Ritenuto

• che i pareri di competenza da esprimere nei diversi livelli istituzionali (Regione, Provincia, Comuni interessati) non debbano limitarsi a quelli ambientali ed urbanistici, ma riguardino anche gli aspetti economici e sociali sui quali si organizza il territorio;

• che alcune amministrazioni provinciali (quali quelle di Pesaro ed Ascoli Piceno) nei rispettivi documenti programmatici, così come altre amministrazioni comunali, hanno manifestato la volontà di prediligere l’arretramento dell’attuale sede della A 14 in alternativa alla realizzazione

• che il progetto di ampliamento della A14 con la terza corsia non può, in ogni caso, concludersi a Pedaso, ma necessariamente proseguire a Sud consentendo il raccordo con l’autostrada A24;

Per quanto sopra, il Consiglio Regionale delle Marche

IMPEGNA

1. il Presidente e la Giunta Regionale ad avviare ogni necessario confronto  con la Società Autostrade per l’Italia S.p.A  per garantire che l’adeguamento della A14 si sviluppi anche dal casello di Pedaso sino al raccordo con l’autostrada A24;

2. a valutare, unitamente all’ANAS, la praticabilità progettuale e finanziaria dell’ipotesi di arretramento dell’asse autostradale, come soluzione integrativa all’attuale progetto di realizzazione della terza corsia;

3. a mantenere ferma, in ogni caso, la scelta progettuale del casello autostradale di Porto Sant’Elpidio.

26/05/2005





        
  



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