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“L’Italia è arte per tutti”;

“L’arte è la base della nostra vita”;

“La storia è la radice della nostra conoscenza”;

“ I monumenti storici rappresentano il fulcro della nostra civiltà”;

“Si può conoscere la storia del nostro paese e della nostra civiltà anche attraverso l’evoluzione architettonica”.

Quanta verità in queste frasi che spesso compaiono negli spot televisivi e come si può dar torto a chi sostiene tutto questo! Per non parlare dell’immenso patrimonio che l’Italia ha nel suo piccolo e che tutto il mondo ci invidia e che dovremmo conoscere e visitare!

Ma nello stesso momento come fare a dire a degli studenti, dipendenti dai propri genitori, di pagare 8, 10 o 15 euro per visitare un monumento?

Ovviamente non sono nulla rispetto all’acquisizione di una nuova conoscenza, dato che spesso si dice che la cultura non ha prezzo, ma probabilmente il peso di tale costo è evidente soprattutto  se moltiplichiamo queste tariffe per decine di monumenti presenti in ogni città. A questo punto la spesa comincia ad essere insostenibile se non addirittura un lusso riservato a poche persone.

Nessuno si preoccupa di incentivare i giovani alla scoperta del nostro Paese e neanche le eventuali tessere riservate agli studenti, che dovrebbero portare delle riduzioni al costo del biglietto, riescono ad abbattere tutte le spese dato che in realtà il più delle volte non sono accettate o, nel migliore dei casi, comportano uno sconto ridicolo di appena 1 o 2 euro.

Una situazione assolutamente vergognosa dove ancora una volta si rileva il fatto che la cultura sta diventando un vero e proprio privilegio riservato a pochi.

Per cui, cari studenti, rassegnatevi perché senza soldi non si va da nessuna parte nemmeno indietro nel tempo!