Un consiglio comunale aperto sul tema della viabilità si svolgerà a San Benedetto entro venti giorni, dopo che oggi gli undici consiglieri comunali di centrosinistra ne hanno fatto richiesta al presidente del consiglio.

 

La richiesta fa seguito ai due consigli provinciali aperti che si erano svolti sullo stesso tema a Porto Sant’Elpidio il 16 aprile e il 5 maggio, che aveva visto l’approvazione, al termine della seconda seduta, di un documento con il quale il consiglio individuava nel potenziamento del trasporto pubblico (su gomma e rotaia, per esempio con la metropolitana di superficie da Ascoli a Porto Sant’Elpidio) la soluzione principale alla congestione del traffico lungo la costa.

Ferma restando la realizzazione della terza corsia dell’A14 da Rimini nord fino a Porto San Giorgio (galleria “Santa Petronilla”, a poca distanza in direzione nord), già approvata dalla Società Autostrade.

 

Il consiglio dovrà quindi discutere di soluzioni riguardanti il tratto da Porto San Giorgio a Porto d’Ascoli (o addirittura fino a Giulianova, stante l’ipotesi di ricongiungimento dell’A14 con l’A24 Roma-l’Aquila). Per questo motivo i consiglieri di centrosinistra chiedono di invitare all’assemblea i rappresentanti delle Regioni Marche e Abruzzo, delle Province di Ascoli e Teramo, oltre che dei comuni interessati.

 

È il capogruppo di Rifondazione Comunista Settimio Capriotti, in particolare, a far notare la difficoltà tecnica di lavori per la terza corsia da Porto San Giorgio a San Benedetto, per la presenza di ben dodici gallerie: “quelle in prossimità di Cupra Marittima e Grottammare – fa notare Capriotti – difficilmente sopporterebbero il peso di un intervento come quello per la terza corsia. Il Piano d’inquadramento territoriale della Regione Marche, del resto, parla di arretramento del tracciato della A14”.

 

Capriotti condivide peraltro la decisione di potenziare il trasporto pubblico, facendo notare ancora una volta, come già in passato, che a San Benedetto non esistono collegamenti da e per la zona industriale di Acquaviva, ciò che genera notevoli flussi di traffico privato all’apertura e alla chiusura delle fabbriche.

 

La richiesta di un consiglio comunale aperto era già stata avanzata al sindaco Martinelli dal presidente della Provincia Massimo Rossi, con una lettera. La richiesta dei consiglieri, da regolamento comunale, deve avere seguito entro venti giorni.