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Costa Crociere, dichiarazione dell’assessore al Turismo

| ANCONA - Agostini: “Un’opportunità per le Marche”

 “I dati parlano chiaro: negli ultimi otto anni il traffico crocieristico nel Mediterraneo è cresciuto del 15 per cento. Si è consolidato, nel tempo, un turismo che, sino a ora, vedeva le Marche ai margini del mercato. Con l’arrivo della Costa Crociere si aprono, oggi, nuovi scenari anche per il turismo marchigiano. L’importante è sapere sfruttare bene l’occasione, trasformandola in un’opportunità per promuovere tutto il territorio”.

Lo sostiene l’assessore regionale al Turismo, Luciano Agostini, intervenendo sull’inaugurazione dello scalo dorico, che ieri ha ospitato la prima delle 22 nave da crociera che faranno tappa nel porto di Ancona.

“Il capoluogo regionale – continua l’assessore – risulta strategico per favorire l’imbarco dei croceristi delle regioni limitrofe. Ma Ancona non deve rimanere solo un terminale; deve divenire una tappa importante per far conoscere le Marche e il suo ricco patrimonio artistico, ambientale, culturale. Bisogna lavorare, in sinergia con gli amministratori e gli operatori locali, per catturare i croceristi, farli scendere a terra, convincerli ad arrivare qualche giorno prima dell’inizio della crociera.

Bisogna riuscire a trasformare la storica vocazione portuale di Ancona in una porta aperta verso le Marche. Un lavoro certamente complesso, ma l’unico in grado di far cogliere appieno il business delle crociere al turismo marchigiano. Le opportunità non mancano: l’allestimento delle  escursioni verso l’entroterra marchigiano, programmate per i crocieristi, rappresenta una prima tappa importante per promuovere il territorio.

Occorre, però, andare oltre, qualificando i servizi, creando nuove occasioni di soggiorno, individuando pacchetti adatti per coloro che intendano scoprire le Marche, prima dell’imbarco o dopo lo sbarco. La crociere, inoltre, possono rappresentare un’opportunità anche sul fronte dell’internazionalizzazione del turismo marchigiano. La Costa salpata ieri aveva a bordo (secondo i dati forniti dalla società) 600 clienti italiani e altrettanti stranieri: 200 tedeschi, 200 francesi, 150 spagnoli, poi svizzeri, austriaci e americani.

Se il nostro turismo soffre nel segmento straniero, le crociere possono aiutare a intercettare una quota di tale comparto, calandosi nei gusti e nelle aspettative di questi viaggiatori con offerte idonee alle loro esigenze. L’importante è lavorare assieme, in sinergia con tutte le realtà locali, senza campanilismo, ma con un gioco di squadra capace di far vincere le Marche”.

31/05/2005





        
  



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