Il ritorno di Julio Cesar Leon per scardinare il muro difensivo del Martina. Nella decisiva sfida di domenica la Samb può tornare ad usare la sua “arma letale”, dopo che l’honduregno ha dovuto saltare la trasferta di Sora per scontare un turno di squalifica. I rossoblu, in terra laziale, hanno vinto anche senza Leon, ma per avere la meglio sulla coriacea formazione del tecnico Sauro Trillini c’è bisogno delle magie del fantasista ex Catanzaro e Fiorentina.

 

E’ il capocannoniere della Samb con otto reti, tutte decisive. “Da quando sono in Italia, per la vena realizzativa, è sicuramente la migliore stagione – dichiara Leon – Otto gol, tutti importanti. Soprattutto i primi che ho siglato sono stati utili per uscire da una situazione non proprio allegra, in quanto la Samb era vicina alla zona playout”.

 

Con la mente, infatti, si ritorna al mese di gennaio quando la compagine rossoblu è incappata in una pericolosa crisi di risultati. La sua doppietta contro la Vis Pesaro permise alla Samb di respirare e di cominciare a scalare posizioni in classifica, ma anche a lui stesso di iniziare ad imporsi in un collettivo che aveva bisogno di un giocatore carismatico. “Sono venuto a San Benedetto per riprendermi psicologicamente – confessa Leon – A Catanzaro, dove avevo cominciato la stagione, mi stavo perdendo in alcune situazioni che non erano proprio mie. Con la Samb ho ritrovato me stesso e la necessaria continuità per fare bene. Sono state determinanti la fiducia del gruppo e l’umiltà”.

 

Ma anche il calore dei tifosi rossoblu ha facilitato l’inserimento del fantasista honduregno. “L’ambiente di San Benedetto mi ha dato tanto – dice Leon – Attorno alla squadra c’è una tale euforia che ti fa vedere tutto con molta allegria e con la consapevolezza che si può fare bene”.

 

Anche se stranamente, dalla tribuna, c’è qualcuno che lo becca quando ritarda una giocata. “Si vede che è impaziente, ma è una minoranza – risponde Leon – E’ una cosa normale, anche perché queste persone ci sono da tutte le parti”.

 

Con la sua esperienza l’honduregno è un preciso punto di riferimento nello spogliatoio per gli elementi più giovani. “A loro consiglio di lavorare al massimo e soprattutto di prendersi pure dei rischi – afferma Leon – Anche se sbagliano, non importa. Devono provare ad avere il coraggio di fare le cose che sono nelle loro possibilità. Sono convinto che alcuni di questi ragazzi li vedremo in serie A, o in serie B con squadre competitive”.

 

Ed intanto domenica arriva il Martina. La Samb vuole vincere per guadagnare il matematico accesso ai playoff, ma i pugliesi sono a caccia di punti per allontanarsi dalla zona playout. “Sarà una partita molto difficile – dice il fantasista honduregno – Il Martina verrà al Riviera con la voglia di fare punti importanti per raggiungere la salvezza, ma noi abbiamo tutte le intenzioni di batterlo, anche per riscattare la sconfitta dell’andata. Saremo concentrati e molto determinati. Insomma, ci sono tutti i presupposti per fare bene e per regalare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi”.

 

Se la Samb riuscirà a raggiungere quell’obiettivo che tutti i tifosi vogliono che conquisti, Leon salterà le convocazioni della sua Nazionale per la Copa de Oro, il consueto appuntamento di fine stagione con le nazionali sudamericane caraibiche. “E’ vero, non andrò con l’Honduras – risponde Leon – Non voglio gettare quello che sono riuscito a costruire con la Samb. In passato mi era capitato di rispondere alla convocazione nella mia Nazionale e di perdere il posto nella mia squadra di appartenenza e soprattutto la mia continuità di gioco”.

 

Intanto la Samb calcio ha aperto l’azionariato popolare, consentendo agli imprenditori ed artigiani locali di poter diventare soci nel club rossoblu. Il versamento minimo è di 1.000 euro. Le adesioni possono essere inoltrate sul c/c n. 1460 intestato a Sambenedettese calcio “Non solo per Amore”, presso la Biesse Banca Sambenedettese, CAB 24400, ABI 7053, sportello di via della Liberazione 16.