In riferimento alla sentenza per l’incendio alla raffineria api del 25 agosto 1999 con delibera del 6 maggio 2005:

“La Giunta Comunale del Comune di Falconara Marittima,

preso atto del dispositivo del Tribunale Penale di Ancona nel processo penale n. 954/1999 R.G.N.R. contro Giovanni Saronne ed altri, imputati del delitto p. e p. dagli artt. 40 e 41, comma 2°, 113 e 449 c.p. e del delitto di p. e p. dagli artt. 40 e 41, comma 2°, 113 e 589 c.p. in riferimento all’incendio del 25 agosto 1999 in Falconara presso la Raffineria API in cui persero la vita i tecnici Gandolfi e  Giulian, che ha stabilito la colpevolezza unicamente dell’operaio Gaetano Bonfissuto, condannato alla pena della reclusione di 18 mesi, assolvendo gli altri imputati, ed ha condannato il suddetto operaio in solido con il responsabile civile dell’API Raffineria di Ancona S.p.a. al risarcimento del Comune di Falconara M.ma costituitosi parte civile nel processo, costituito dai danni materiali e all’immagine subiti dall’Ente;

ritenuta la positività del riconoscimento del diritto del Comune al risarcimento del danno;

reputa tuttavia, allo stato, riservandosi ogni approfondita valutazione al momento della conoscenza delle motivazioni;

non rispondente la sentenza alle più estese responsabilità dei delitti sopra indicati agli altri imputati, con particolare riferimento a chi era tenuto alla manutenzione ed al controllo dello stato di efficienza delle pompe, atteso che il devastante incendio del 25 agosto 1999 si è verificato per il cedimento del corpo di una pompa – contrassegnata con il numero 4254 – da cui ha avuto origine una notevole perdita di prodotto di categoria A che ha poi causato il flash-fire nella sala pompe in area S.I.F. Concausa dell’evento è stato anche il fatto che la suddetta pompa non doveva trovarsi con la valvola di aspirazione aperta.

L’Ente si riserva ogni ulteriore azione ed intervento al momento della pubblicazione della sentenza.

La Giunta Comunale (delibera 405 del  6 maggio 2005)