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Genitori in fuga per paura del proprio figlio.

San Benedetto del Tronto | Una coppia di anziani pensionati di Ancona costretti alla fuga perchè impauriti dalla violenza e dalle minacce del loro figlio da anni malato.

di Carmine Rozzi

Cinque giorni fa due coniugi anconetani entrambi in età avanzata si sono presentati in preda alla paura e al panico alla Caritas di San Benedetto del Tronto chiedendo asilo. Motivo ; erano in fuga dal figlio trentaquattrenne che, affetto da una ventina d’anni di una grave forma di schizofrenia, dopo aver letteralmente ridotto la casa in frantumi, dava segni di voler procedere anche ad aggressioni fisiche nel riguardo dei propri genitori. 

I coniugi, dopo l’ennesimo attacco di malattia del figlio, con nient’altro che i vestiti addosso si sono recati alla stazione di Ancona ed hanno preso il primo treno che era in partenza . Caso ha voluto che esso si dirigesse al sud ed ancora per puro caso hanno deciso di fermarsi a San Benedetto del Tronto. A tutt’oggi si trovano momentaneamente alloggiati, in via del tutto riservata, presso una  struttura di assistenza che però non può ospitarli ancora per molto tempo.

La sorte sembra davvero essersi accanita verso il sig. S.M. e sua moglie la sig.ra C.D. Oltre al figlio di cui sopra, circa una dozzina di anni fa hanno perso un altro figlio a solo trentuno anni a causa di un infezione da HIV positivo. Inoltre sia la sig.C.D che il sig. S.M. sono entrambi invalidi ed entrambi bisognosi di medicine. E come se non bastasse il sig. S.M. ,oltre che cardiopatico, soffre anche lui di una forma di schizofrenia per cui tutto fa pensare che il figlio ne abbia purtroppo ereditato il grave disturbo psichico.  E anche lui, come il figlio, oggetto di numerosi ricoveri finchè la moglie, ex infermiera, non ha deciso di tenerselo in casa per poter accudirlo con più amore.

La storia dei due coniugi non è nuova alle cronache . Difatti, già una quindicina di anni fa, essi furono ospiti di una trasmissione di Rai Due condotta a quel tempo dal presentatore Massimo Giletti per illustrare la loro situazione. Questa volta la sig.ra C.D. ha ritenuto tuttavia di voler interpellare il Quotidiano.it  per rilasciare, di sua spontanea volontà, alcune dichiarazioni per illustrare la situazione diventata a loro dire  intollerabile nella quale si trovano dopo decine di anni di sofferenza fisica, psichica ed economica .

“Abbiamo un figlio che soffre di schizofrenia da circa vent’anni. Erano tre anni che stava bene grazie a una medicina detta “di contenimento” come si usa in questi casi. Solo che ormai, ogni due tre anni, ritorna in crisi minacciandomi, picchiandomi. Ora non riesce più neanche ad amministrare la sua pensione di invalido. Viene in casa a qualsiasi ora del giorno e della notte chiedendo soldi e minacciando e dando forti segni di squilibrio. Così circa una settimana fa mi sono dovuto recare (e qui la signora scoppia in un pianto dirotto n.d.c.) dai Carabinieri di Ancona per denunciare il mio proprio figlio.

E cosa mi hanno detto ? Che al momento non potevano fare nulla e bisognava aspettare che l’episodio si verificasse un’altra volta.  E se la prossima volta ci scappa il morto ?
Non bastano tutti questi anni di malattia, tutte le denunce, tutti i ricoveri ? Al reparto Psichiatria dell’Ospedale Le Torrette hanno un fascicolo voluminoso e dettagliato. Tutto il palazzo in cui viviamo (case popolari) è terrorizzato. Non sappiamo cosa fare. Noi abbiamo paura di tornare a casa. “

La signora C.D. continua dicendo che le varie denunce fatte per lo più da inquilini dello stesso palazzo il più delle volte non sortiscono effetti in quanto il figlio, all’arrivo delle forze dell’ordine, cambia di colpo atteggiamento in modo così repentino e convincente da riuscirgli, il più delle volte, a  farla franca.  “ Ho speso ormai quasi ottanta euro in telefonate da quando sono qui. Avrò telefonato almeno dieci volte al Centro di Igiene Mentale di Ancona. Qui mi hanno risposto dicendomi che il massimo che possono fare e ricoverarlo per un periodo di tempo determinato e basta. 

La stessa dottoressa di famiglia non ha trovato niente di meglio che consigliarmi di rivolgermi, come se fosse la prima volta, ai Carabinieri i quali ci dicono che nostro figlio dichiara loro che essendo casa sua lui può fare quello che vuole , anche sfasciarla e loro di fronte a ciò non possono fare niente. E dire che il Sindaco di Ancona il Dott. Sturani ha persino le fotografie di come , tre anni fa , mio figlio ridusse la casa distruggendo ogni cosa ; mobili, suppellettili, e accanendosi  persino contro i muri con vari buchi di media grandezza. ”

La signora conclude tra le lacrime dicendosi impaurita perché questa volta “ Abbiamo visto la morte in faccia. E mentre siamo qui nascosti gli inquilini ci hanno riferito che ad Ancona mio figlio ha appena distrutto la macchina e la casa".  Che si è rivolta ai Carabinieri di Ancona i quali gli hanno suggerito di sporgere immediatamente denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri di San Benedetto i quali, a loro volta, gli hanno precisato che la denuncia va fatta direttamente ai colleghi di Ancona. E conclude " Denuncio il Centro di Igiene Mentale, la dottoressa di famiglia, e tutte le autorità competenti in quanto fino ad ora non hanno fatto altro che palleggiarsi le responsabilità ".

Tutto questo mentre la ruota del dolore per questa coppia di anziani genitori malati ed impauriti sembra non fermarsi più .Si tende inoltre a precisare che il Quotidiano.it  ha preferito non riportare per estesi, sebbene ne sia in possesso, nome e cognome dei coniugi in quanto si teme che ciò possa accrescere ulteriormente il loro pericolo qualora il figlio venga a conoscenza della divulgazione dei fatti essendo egli, per quanto risulta  a tutt’ora, libero di agire e muoversi liberamente.

08/05/2005





        
  



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