A conclusione dell’ultimo Consiglio Comunale, riteniamo di dover segnalare che l’intero gruppo costituito dalla minoranza consiliare non si sente più rappresentato e garantito dall’Ufficio del Presidente del Consiglio.

 

I fatti che sono accaduti sono ritenuti dagli scriventi una vera compressione del processo democratico in cui se da un lato è pienamente legittimo che la maggioranza approvi, anche da sola, gli atti che propone, è altrettanto da ribadire che non possono essere non rispettate o riscritte le regole nel corso del dibattito e delle sedute.

 

La mancanza di iniziativa politico amministrativa nell’aggiornare alle leggi vigenti le carte fondamentali dell’autonomia comunale è la più evidente dimostrazione di come l’Amministrazione non intenda porre mano ad una revisione statutaria e regolamentare in grado di assicurare modernità, snellezza e certezza dei procedimenti amministrativi.

 

Riteniamo che la nostra presenza nella Conferenza dei Capigruppo non possa essere assicurata, ad invarianza di situazioni lamentate.

 

Ci dichiariamo disponibili al confronto ed alla ricerca di soluzioni che possano ripristinare la stessa credibilità dell’organo consiliare, offuscata da una imprecisa o quantomeno discutibile organizzazione e condotta dei lavori.

 

Auspichiamo di trovare nei destinatari della presente una sensibilità politica ed amministrativa in grado di risolvere l’incresciosa situazione in cui tutto il Consiglio Comunale si è venuto a trovare, aprendo il fianco all’impugnazione di atti che, pur non condivisi dagli scriventi, devono poggiare sulla solida base della certezza del diritto.