"E' assurdo che un cittadino che chiede di lavorare non possa farlo per scontare gli errori o equivoci che vengono effettuati a livello amministrativo. Io non sto lavorando da tantissimo tempo e pare che non ci sia la volontà di sbloccare la situazione. Intendo andare fino in fondo a far valere le mie ragioni anche con proteste palesi. Ci si lamenta ovunque che c'è crisi, che l'economia è in difficolta... Per una persona che aveva un'attività avviata e promettente ci si mette di mezzo la burocrazia ed ora mi ritrovo con un pugno di mosche ed un sacco di difficoltà che pare non ci sia verso di risolvere perchè manca la volontà in tal senso. Il punto è tutto qui".

 

Beato punta il dito contro gli amministratori che, a suo dire "...mi stanno prendendo in giro da tempo e se ne escono fuori con un sacco di parole, parole su parole ma il succo del discorso è sempre lo stesso: non vogliono che io riprenda il mio lavoro".

 

Ulderico Beato è rappresentante legale della società "Il Carrozzone" che è risultata assegnataria, con la precedente amministrazione, di un bando pubblico avente ad oggetto un'area attrezzata in località Brancadoro, a Casette d'Ete, da destinare all'installazione di una struttura per l'attività di alimenti e bevande. "A seguito di una serie di vicissitudini e di intoppi burocratici - ricorda Beato per rammentare la questione - non ho potuto procedere  alla costruzione della struttura che mi permetterebbe di lavorare. Sono sorti continui problemi, si sono alternate vicende che non mi hanno permesso di sbloccare la situazione. Ultimamente sembrava che si fosse arrivati ad un punto di svolta ma, a quanto pare, quella che manca è la volontà a monte di risolvere il problema”.

 

Se la prende con i suoi interlocutori senza usare mezze parole. Il suo pensiero va, in particolare, all'attuale assessore ai lavori pubblici Rossano Orsili. "Quando era in minoranza ha speso un sacco di parole per difendere la mia posizione quando si erano verificate le prime difficoltà - osserva - ed ora che è al governo della città, ed è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, ci ha proprio ripensato e non è più dello stesso avviso di allora!".

 

E' arrabbiato, deluso, amareggiato. E sta pensando a come dare maggiore amplificazione alla sua protesta, senza escludere dei gesti plateali, una protesta che attiri l'attenzione più di quanto possa farlo un articolo di giornare.

 

Promette sviluppi nei prossimi giorni.