Conad Adriatico annuncia investimenti per 69,5 milioni di euro, in collaborazione con partner finanziari, per lo sviluppo della propria rete di vendita nel prossimo biennio. L’amministratore delegato e direttore generale Antonio Di Ferdinando, del resto, commenta senza mezzi termini la chiusura del bilancio 2004: “il migliore della storia della cooperativa”.

 

Le vendite della rete al dettaglio hanno infatti raggiunto i 605 milioni di euro (di cui 138 milioni negli ipermercati) e il risultato operativo è salito a 9,8 milioni di euro. Più che positivo il patrimonio netto, praticamente raddoppiato rispetto al 2003: da 33,6 a 62,8 milioni di euro. Buone notizie anche dal bilancio consolidato: il fatturato ammonta a 450 milioni e l’utile, al netto delle imposte, a 30,6 milioni di euro. L’andamento del bilancio ha consentito la distribuzione di un ristorno di 1 milione di euro ai soci.

 

Con l’avvento della grande distribuzione, le regioni adriatiche hanno subito radicali cambiamenti dell’assetto distributivo. Conad Adriatico, nonostante le difficoltà riscontrate in Italia nel settore commerciale, ha ben salda in mano la leadership nei territori in cui è presente grazie a mirate strategie di sviluppo e al sostegno della capacità imprenditoriale dei propri 236 associati. Per il 2005 si attendono vendite per 623 milioni di euro: 297 milioni di euro in Abruzzo (47,6% del totale), 153 milioni in Puglia (24,6%), 82 milioni in Molise (13,1%), 77 milioni nelle Marche (12,4%) e 14 milioni in Basilicata (2,3%).

 

Risultati resi possibili anche dalla razionalizzazione logistica che la cooperativa si è imposta, ampliando a 3.200 mq il magazzino di Vasto e inaugurando il nuovo Centro di distribuzione di San Salvo, nel chietino, su 37 mila mq, destinato a diventare il serbatoio di approvvigionamento per tutto il centro-sud Italia (a tal proposito si ricorderà la vicenda della mobilità di alcune decine di lavoratori dello stabilimento di Monsampolo del Tronto). La nuova struttura ha richiesto un investimento di 30 milioni di euro e consentirà di offrire ai clienti prezzi più contenuti senza mettere a rischio la qualità di prodotti e servizi.

 

I 69,5 milioni di euro che Conad Adriatico investe nel biennio 2005-2006 servono soprattutto per finanziare il potenziamento dei canali distributivi.

 

Nei programmi ci sono le aperture di 2 ipermercati (11.500 mq complessivi di area di vendita) e 7 supermercati (6.500 mq), che permetteranno la creazione di nuovi posti di lavoro e il coinvolgimento dei piccoli e medi produttori locali come fornitori dei nuovi punti vendita.

 

In ottobre sarà inaugurato il nuovo ipermercato di 5.500 mq in provincia di Foggia, a Manfredonia-Monte Sant’Angelo. Entro la fine dell’anno, sono in programma le aperture dei supermercati a Villamosca (Te), su 1.100 mq di area di vendita, Torremaggiore (Fg), 800 mq, e Amandola (Ap), 350 mq.

 

Nel 2006 apriranno l’ipermercato di 6.000 mq di area di vendita all’interno del Centro commerciale L’Aquilone dell’Aquila, i due supermercati di Sulmona (Aq), uno di 1.100 mq e l’altro di 1.200, e quelli di Larino (Cb), 800 mq, e Bisceglie (Ba), 1.150 mq.

 

L’intesa con Leclerc – grazie alla quale, dal 16 giugno, i quattro ipermercati di Conad Adriatico a Vasto e Lanciano (Ch), Campobasso e San Severo (Fg) cambieranno l’insegna Pianeta in E.Leclerc-Conad – prelude all’adesione di Conad alla nuova Cooperativa europea tra 30 consorzi della distribuzione di sei Paesi della Ue (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia e Slovenia) che vedrà la luce a Bruxelles entro la fine di giugno.

 

La Cooperative europea è la risposta associativa alle grandi società di distribuzione, una sorta di network di piccole e medie imprese che punta alla leadership a livello europeo. Partendo dalla valorizzazione delle diversità e delle produzioni tipiche nazionali attraverso progetti già rodati, come quello che porterà per la seconda volta nei punti vendita di E.Leclerc in Francia i prodotti della linea Sapori&Dintorni Conad. Una linea di 100 specialità alimentari creata per tutelare e valorizzare un patrimonio culturale fatto di piccole produzioni di grande qualità della tradizione regionale minacciate dall’omologazione industriale.

 

“Conad Adriatico ha superato indenne la difficile fase congiunturale, di cui peraltro non si intravede il termine – sottolinea l’amministratore delegato e direttore generale Antonio Di Ferdinando – Anche se questi numeri non saranno facilmente ripetibili, sono un grande trampolino di lancio verso nuovi e importanti traguardi. L’impegno è quello di offrire ai nostri soci ulteriori opportunità di crescita e ancora maggiori vantaggi competitivi; aumentare la convenienza per i clienti, con i prezzi bloccati, le promozioni o le linee primo prezzo, per essere sempre più il punto di riferimento nel servizio di prossimità, in tutte le regioni in cui siamo presenti”.

 

Conad Adriatico, cooperativa del Gruppo Conad, è presente in cinque regioni: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Conta 236 associati e 263 punti di vendita, per una superficie complessiva di oltre 116 mila mq: 5 ipermercati, 102 supermercati Conad - di cui 23 con superficie superiore a 1.000 mq - 88 superette Margherita e 68 negozi tradizionali ad insegna L’Alimentare.

 

Conad Adriatico è leader incontrastato nei territori in cui è presente con uno share di circa il 23% nel suo insediamento storico. Percentuale che scende al 13% se si considerano i nuovi territori (2.800.000 abitanti da servire nelle Marche, in Puglia e Basilicata) in cui la cooperativa solo ora ha avviato le prime iniziative di sviluppo.