L’ex ministro Antonio Guidi si candiderà a sindaco di San Benedetto per uno schieramento più ampio della Casa delle Libertà e trasversale agli attuali schieramenti, come il diretto interessato ha dichiarato in un’intervista pubblicata dal Messaggero il 17 giugno?

 

Il coordinatore comunale del centrosinistra Giovanni Gaspari non ha dubbi: “l’iniziativa di Guidi non scalfisce l’Unione, che si presenterà compatta alle elezioni comunali del 2006”. Franco Paoletti, della segreteria regionale della Margherita, sottoscrive: “non ripeteremo gli errori del passato. La Margherita è saldamente nel centrosinistra. A livello nazionale se qualcuno cambierà schieramento lo farà a puro titolo personale”.

 

Professione di fedeltà al centrosinistra anche da altri esponenti della Margherita. Il capogruppo Antimo Di Francesco dice di condividere in pieno le parole di Gaspari e che il centrosinistra si sta preparando alle elezioni elaborando un programma insieme ad associazioni e movimenti. Il vicepresidente del consiglio regionale Sandro Donati si limita ad osservare che Guidi appartiene allo schieramento di centrodestra e che dunque una collocazione diversa è “improbabile”. Donati “si augura” che la compattezza del centrosinistra ci sia.

 

L’onorevole Orlando Ruggieri dice di apprezzare Guidi come persona, ma come Donati lo individua stabilmente nel centrodestra. E auspica che il candidato del centrosinistra sia “qualcuno che abbia maturato esperienza amministrativa e si sia impegnato per la città, come Colonnella o Gaspari o anche altri”. Per l’unità del centrosinistra ci sarebbero “tutte le premesse” e la tendenza sarebbe iniziata almeno dalle provinciali del 2004, oltre che dalle ultime regionali.

 

Paoletti rincara: quella di Guidi sarebbe “un’uscita del tutto estemporanea” e il suo percorso politico “non molto coerente” (da sinistra a Forza Italia). Fuori dagli schieramenti di centrodestra e centrosinistra non ci sarebbero spazi per “soluzioni eccentriche o estranee ai partiti. L’Unione si presenterà con un candidato unico”.

 

Discorsi simili a quelli del coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Dante Merlonghi, che aggiunge toni polemici: “condivido senza dubbio le parole di Gaspari – dice Merlonghi – Guidi si ricorda ad ogni elezione di essere di San Benedetto: così 5 e 10 anni fa. Le sue dichiarazioni non hanno destato alcuna attenzione”. Nel centrosinistra invece sarebbe iniziato il “grande lavoro” per il programma e il candidato.

 

Anche Mauro Calvaresi, capogruppo dell’omonima lista civica che nel 2001 ottenne quasi il 10% dei voti, è scettico. E scherza: “se Guidi ha già un candidato sindaco non vedo come potrebbe interessarmi la sua proposta! Non vedo dove voglia andare a parare con questa iniziativa. O si sta da una parte o dall’altra. Non c’è spazio per formazioni che non stiano né dall’una né dall’altra parte, specie in concomitanza con le politiche, come avverrà nel 2006”. Calvaresi pone la propria candidatura a sindaco per il centrosinistra? “Se ci saranno le primarie – risponde – darò sicuramente la mia disponibilità. Ma di questo si sta appunto discutendo nel centrosinistra.”

 

Vincenzo Rosini, capogruppo della “Lista Rosini – Nuova Alleanza”, critica Guidi: “faccia prima del bene a San Benedetto – dice – poi aspiri a candidarsi sindaco. Non il contrario”. E conferma che si candiderà a sua volta a sindaco con una propria lista.

 

Infine la sorpresa dell’onorevole Gianluigi Scaltritti, coordinatore provinciale di Forza Italia: “non sapevo dell’intervista, credo sia un’iniziativa personale di Guidi, che è un carissimo amico. Del resto in questo momento non possiamo partire con un’alternativa all’attuale sindaco. Bisogna avere rispetto di tutti, dobbiamo aspettare di sapere cosa deciderà Martinelli”.