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Da oggi un pò più sicuri. Inaugurata la nuova Sala Operativa per la Protezione Civile.

San Benedetto del Tronto | Alla presenza della responsabile per i Piani di Emergenza del Dipartimento Protezione Civile Titti Postiglione. Inaugurazione a cura di S.E.Mos.Gervasio Gestori.

di Carmine Rozzi

Particolare della Nuova Sala Operativa della Pr.Civ.al Palasport.

Con una scaletta di interventi di primissimo si è aperto sabato mattino il convegno all’Auditorium Comunale di San Benedetto dal titolo “La Pianificazione nel Sistema di Protezione Civile”. Presenti Titti Postiglione massima autorità in materia vista l’assenza forzata del Capo del Dipartimento Civile Guido Bertolaso. Alla manifestazione erano presenti il Sindaco di San Benedetto Domenico Martinelli, il Presidente della Provincia Massimo Rossi, l’Assessore alla Protezione Civile Ruggero Latini.

Nonché il Responsabile per la previsione ,prevenzione , pianificazione e volontariato del servizio protezione civile della Regione Marche Pierpaolo Tiberi, il dirigente del Settore Genio Civile e protezione civile della provincia di Ascoli Piceno Stefano Babini, il responsabile del Servizio Protezione Civile della Cità di San Benedetto Fausto Mozzoni, ed il responsabile del Servizio Gestione e controlli ambientali della Città, Cesare Buonfigli.

Martinelli dopo i ringraziamenti di rito ha brevemente sottolineato l’importanza di un coordinamento che interessi  tutto il territorio. Quindi chiudeva facendo rilevare come a distanza di ore questa sala operativa avrà il suo battesimo del fuoco in vista della bomba che sarà fatta brillare al porto. Rossi si soffermava sul fatto che la nostra Regione, tranne per le eruttazioni vulcaniche, sia soggetta a tutte le altre manifestazioni eco-ambientali. Dal terremoto alle alluvioni agli smottamenti o frane. Quindi ben venga una iniziativa del genere. Chiudeva con una nota dell’ONU secondo la quale ormai tutti i sistemi eco ambientali siano a rischio.

Interveniva, come invitato speciale, l’Onorevole Gianluigi Scaltritti. Al quale premeva far presente come il connubio Prevenzione-Previsione sia determinante ed inscindibile se si vogliono attenuare i danni di eventi ineluttabili, terremoti, o altri prevedibili e forse evitabili, frane, smottamenti. Rilevava anche il problema causato da certi insediamenti industriali. Seguivano gli interventi dell'Ass. Provinc. Luigi Baiocco, di quello Comunale Ruggero Latini, di Pierpaolo Tiberi con “Scenari di rischi nel territorio regionale”, quindi quello di Stefano Babini con “Il ruolo della Provincia nel Sistema di Protezione Civile”. Gli faceva seguito Fausto Mozzoni con la sua “Relazione generale del piano Comunale di emergenza” e chiudeva Cesare Buonfiglio per “Metodiche ed aspetti cartografici del Piano Comunale di emergenza”

Ovviamente l’intervento più atteso era quello della Postiglione. Iniziava con il ricordare che le Marche rimangono una tappa importante della sua vita professionale perché fu proprio un corso di formazione per funzionari della protezione civile svoltosi a Fabbriano a farle scoprire la sua vocazione alla protezione civile.  Lodava i vari interventi. Sottolineava quello di Rossi e di come fosse suggestiva la sua visione di migliorare non solo l’ambiente e ridurre i rischi ma anche la qualità di vita dei residenti. Quindi il rincrescimento per come in Italia vi sia stata, negli anni, la consuetudine di emanare leggi sulla protezione e previsione solo dopo che questi eventi si sono manifestati. In poche parole si insegue  invece di pervenire. Belice. Irpinia per citare i più gravi.

 Riportava il caso del terremoto di San giuliano e di come, solo a disastro avvenuto, ci si è decisi a varare una lista delle casistiche sismiche nelle scuole. Particolare elogio per come il Comune di San Benedetto abbia elaborato un piano di Prevenzione e Protezione usando e formando allo scopo l’elemento umano locale. Molto più sensibile e conscio delle tematiche locali e ambientali di tanti esperti superpartes, seppur autorevoli e da rispettare, ma sempre in un certo senso estranei al territorio. Chiudeva augurando a tutti un buon  proseguio dei lavori e di come la cittadianza Sambenedettedse “…da oggi possa sentirsi un po’ più sicura grazie alla messa in opera di questa sala operativa “.

E non è poco. Se si tiene conto che il territorio comunale occupa una superficie complessiva di 25,49 kmq con una popolazione di 47mila abitanti. E uno scenario di rischio idraulico (allagamenti) interessi, solo a Porto d’Ascoli, ben 20mila persone per 5.750 nuclei famigliari.
In casi di emergenza idrogeologica, tipo alluvione del 92’, ora si potrà contare su quattro fasi di intervento.

Preallerta ; nel quale la prima persona ad essere avvertita è il Sindaco in persona. Allerta; tra le altre, informazione alla popolazione sul rischio di forti piogge,messa in sicurezza delle famiglie, segnalazione al Prefetto,notifiche a cantieri ecc. Allarme ;richiesta, dal Sindaco, l’attuazione, agli enti competenti degli interventi urgenti previsti nel caso, evacuazione preventiva delle aree soggette. Soccorso ; su richiesta del Sindaco interventi di Vigili del Fuoco, Servizio Nazionale Protezione Civile, intervento volontari, ,Centro Accoglienza, Carabinieri. Il tutto dalla nuovissima Sala Operativa del Palasport inaugurata da S.E. Mons.Gervasio Gestori.

Si forse, da domani, ci sentiremo tutti un po’ più sicuri e protetti.

19/06/2005





        
  



4+1=
Saremo in buone mani. Uno dei Team della Prot.Civ
Da sx ;Ricci, Babini, Buonfigli, Mozzoni, Tiberi, On.Scaltritti, Ass.Santori.

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