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Incontro in Regione sull'Agroter

| ANCONA - Gli elementi considerati sono stati la recente sentenza di fallimento della ditta e l’ordinanza della Procura di Napoli che dispone il dissequestro temporaneo dell’impianto.

 Si è svolto l’incontro, convocato dall’Assessore regionale all’Ambiente Marco Amagliani, per definire le procedure e gli interventi da mettere in atto per affrontare la questione AGROTER.

Partendo dal principio inequivocabile che “chi inquina paga” i rappresentanti della Regione, della Provincia, del Comune e dell’Arpam hanno, in primo luogo, messo in evidenza le novità sopravvenute nella complessa vicenda al fine da poter procedere, in modo coerente e coordinato, ciascuno secondo le proprie competenze.

Gli elementi considerati sono stati la recente sentenza di fallimento della ditta AGROTER e l’ordinanza della Procura di Napoli che dispone il dissequestro temporaneo dell’impianto per consentire di effettuare gli interventi, ivi compreso lo smaltimento dei rifiuti presenti.

Tale ordinanza, in assenza dei proprietari è stata notificata, al curatore fallimentare Rag Ricci. Queste circostanze, unitamente alla dichiarata indisponibilità del curatore fallimentare ad intervenire, per mancanza di fondi, prefigurano uno scenario di intervento sostitutivo da parte del Comune per il quale, i presenti alla riunione, hanno assicurato la propria collaborazione in termini tecnici e giuridici trattandosi di procedure particolarmente delicate.

L’aspetto delle risorse finanziarie necessarie per l’operazione è stato affrontato considerando sinteticamente due aspetti. Il primo attiene alle operazioni di pronto intervento, sostanzialmente l’allontanamento del percolato, per il quale l’Assessore regionale ha proposto un contributo congiunto delle tre Amministrazioni pubbliche (Regione, Provincia e Comune) impegnandosi in tal senso nell’ambito del prossimo assestamento del bilancio regionale.

Per definire e relizzare le operazioni più consistenti, disposte dalla Procura di Napoli, per le quali occorrono ingenti risorse economiche, gli intervenuti hanno evidenziato l’impossibilità di reperire le stesse nei propri bilanci e hanno contemporaneamente individuato alcune ipotesi, da approfondire, che possano consentire di avviare le eventuali procedure sostitutive garantendo comunque il principio che “chi inquina paga”.

Su questi temi saranno al lavoro, nei prossimi giorni i tecnici delle diverse amministrazioni e saranno attivate anche azioni politiche comuni nei confronti del Ministero dell’Ambiente.
Si è anche preso atto che la complessità della materia, il riferimento ad aspetti, amministrativi, legali e tecnici, nonché l’interazione delle varie procedure, rende necessario uno stretto collegamento tra le diverse amministrazioni coinvolte e per questa ragione i presenti hanno convenuto di individuare, nel Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione, il soggetto di coordinamento per la circolazione delle informazioni e le diverse iniziative da attivare.

Gli Amministratori intervenuti hanno sottolineato l’importanza, in una situazione così controversa, di evitare inutili contrapposizioni e di lavorare insieme nell’interesse generale della comunità.

22/06/2005





        
  



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