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Abbiamo tutto il tempo per far sentire la nostra voce…

| ROMA - Intervista a Marco Granelli responsabile segreteria consulta nazionale volontariato.

di Paride Travaglini

Nel corso della manifestazione  a  Montecitorio  per la soppressione dell’articolo 18 della legge c 5736 competitività che toglie risorse  e autonomia al volontariato e che ha visto la massiccia partecipazione del mondo del volontariato, abbiamo sentito Marco Granelli responsabile segreteria consulta nazionale volontariato, dopo essere stato ricevuto dai vari gruppi poarlamentari.
 
Cos’è venuto fuori dall’incontro con i parlamentari?
“Abbiamo incontrato i gruppi di maggioranza e opposizione e devo dire che c’è stato da parte di tutti un interessse perché hanno visto che questa mattina era presente tutto il mondo del volontariato italiano con tutte le sue sfaccettature, le grandi organizzazioni e le piccole, quelle sociali, ambientali…Quindi ciò è un segnale che i parlamentari hanno colto e tutti hanno detto che vogliono avere molta attenzione  alle nostre richieste. Si sta lavorando perché l’art 18 venga tolto dal disegno di legge e si vada avanti con la riforma della legge sul volontariato. Alcuni gruppi come Margherita e DS, su questo punto si sono detti pienamente d’accordo, altri come l’UDC, ha che proverà a fare una mediazione per riscrivere l’art. 18 con l’accordo tra le associazioni di volontariato, fondazioni, regioni.
Quindi c’è lo spazio quantomeno per aprire un dialogo. Il disegno di legge si discuterà i primi di luglio. Abbiamo tutto il tempo per far sentire la voce del volontariato italiano e chiedere che si faccia una vera riforma della legge e non un pasticcio come l’art. 18…”
 
Attualmente va bene a suo parere com’è strutturato il volontariato, oppure cambierebbe qualcosa?
“Una riforma della legge aiuterebbe sicuramente perché aiuterebbe il volontariato ad essere più rappresentatati dove si fanno le leggi, dove si governa.  Poi ci sarebbero miglioramenti fiscali che sono importantissimi per dare maggiori risorse al volontariato. Un altro aspetto è quello di rafforzare il rapporto tra volontariato, associazioni, istituzioni e il resto del 3° settore.
Con l’articolo 18 però si rischia di tagliare fondi per la metà e togliere l’autonomia al mondo del volontariato. Ciò sarebbe molto negativo…”
 
Il volontariato è cambiato: si chiede sempre più professionalità e disponibilità. Non pensa che i volontari dovrebbero ricevere per lo meno un rimborso spese?
“È già prevista la possibilità di pagare collaboratori e avere una parte del personale retribuito e questo è importante. Il volontariato è una parte del 3° settore che comprende ad esempio le cooperative sociali, associazioni, fondazioni, enti.
Molte delle cooperative sono nate da associazioni di volontariato. Quindi molte associazioni di volontariato sono diventate cooperative e gestiscono insieme agli operatori dei servizi. Al loro fianco hanno i volontari che fanno invece la parte più di relazioni.
Importanti e distinte devono rimanere le diverse componenti: servono professionisti  e competenze per lavorare nel sociale per non fare pasticci, ma c’è bisogno anche di un volontariato che aiuta le persone che hanno bisogno non con una bella prestazione ma sotto il profilo umano…”

23/06/2005





        
  



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