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1600 alunni per "educazione alla campagna amica"

Ascoli Piceno | Bilancio finale per il progetto scuola di Coldiretti per un'alimentazione più sana e legata al territorio piceno.

Milleseicento alunni e centosessanta insegnanti coinvolti, decine di visite in azienda e laboratori del gusto, oltre alla realizzazione di schede didattiche per capire il ciclo dei principali prodotti, dal campo alla tavola.

E’ un bilancio finale lusinghiero quello dell’edizione 2004-2005 del progetto di Coldiretti Ascoli “Educazione alla Campagna Amica”, che ha visto la partecipazione delle scuole elementari di Ascoli Piceno, Fermo, San Benedetto del Tronto, Spinetoli e Colli del Tronto.

“Ogni anno che passa questa iniziativa si rivela il modo migliore per far conoscere ai ragazzi la realtà in cui vivono e le loro radici - spiega il presidente Marco Maroni -, ma anche per educarli a un’alimentazione più sana, aspetto fondamentale per evitare l’insorgere di malattie come l’obesità. Fondamentale, in tal senso il coinvolgimento dei genitori, i quali si sono dimostrati sensibili a tale problematiche.

E siamo sicuri che in molte case ci saranno da oggi qualche merendina in meno e qualche panino col salame in più”.

L’attenzione alle abitudini a tavola dei piccoli studenti è, infatti, una delle colonne portanti del progetto, ottimamente curato dal funzionario Vincenzo Polini, con l’obiettivo di far riscoprire ai più piccoli i sapori genuini delle produzioni tipiche picene, legate al proprio territorio, nonché di spiegare loro come effettivamente nasce quel che le loro mamme portano poi in tavola. Non a caso i milleseicento alunni hanno realizzato dei lavori sul ciclo del latte, del grano, dell’olio e della carne, integrando le lezioni in classe con visite nelle aziende.

“Ma questo progetto serve anche a spiegare ai ragazzi che l’agricoltura non è quella patinata di qualche spot di successo, né quella del contadino col panciotto, la camicia a quadri e la casetta vicino al grande granaio che si trova purtroppo ancora in alcuni testi scolastici – spiega il direttore Alberto Bertinelli -.

 A tale proposito, Coldiretti ha effettuato una apposita indagine sui libri di testo e ha siglato un protocollo con il Ministero dell'Istruzione perché anche sui banchi si trasmetta un’immagine del settore primario che corrisponda a quel che è oggi, ovvero un’attività economica che ha un ruolo determinante nel garantire la salvaguardia del territorio, la qualità e la sicurezza degli alimenti che influenzano direttamente la vita quotidiana delle nuove generazioni”.

24/06/2005





        
  



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