Via Bastioni a San Benedetto è interdetta al traffico e recintata da circa un mese causa un piccolo smottamento delle mura castellane. Il consiglio direttivo del comitato di quartiere del Paese Alto, dopo aver segnalato più volte alle autorità competenti il problema della stabilità delle mura e delle grotte che si trovano nel sottosuolo, ha di nuovo sollecitato un intervento al sindaco e agli uffici di protezione civile presso la Prefettura, la Provincia e la Regione, tramite un esposto firmato dalla presidente Patrizia Logiacco.

 

L’assessore ai lavori pubblici Giovanni Poli risponde per quanto riguarda la zona attualmente recintata: un intervento per la verifica della situazione e il consolidamento delle mura partirà a breve, per una spesa di circa 50 mila euro. “Nei prossimi giorni convocheremo 6 o 7 ditte specializzate – dice Poli – per condurre una trattativa privata. Poi l’affidamento dei lavori al soggetto che risulterà al tempo stesso il miglior offerente e la ditta più affidabile.”

 

L’esposto del comitato di quartiere ripercorre la storia recente delle zone a rischio in tutto il Paese Alto: ricorda per esempio i cedimenti verificatisi in passato in piazza Dante, in piazza Bice Piacentini e in via del Consolato; la presenza di una rete di cunicoli sotterranei, “alcuni di interesse storico e archeologico come la grotta recuperata sotto il Palazzo Bice Piacentini”.

 

Ancora, lo studio realizzato dalla “Generali Prospezioni Srl” di Roma nel 1998, per un importo di 240 milioni di lire, che portò ad una planimetria generale e alla segnalazione delle zone a rischio, sulle quali tuttavia nessun intervento di messa in sicurezza sarebbe stato adottato dal 1998 ad oggi. Il comitato segnala infine che il Piano di Protezione Civile recentemente predisposto dall’amministrazione “non contempla la problematica su esposta”.