Quella buca non la vogliono. Quella buca l’hanno denunciata molte volte. Quella buca va coperta al più presto. La “buca” dello scandalo in verità non è granchè. Eppure, a sentire il parere degli esercenti del luogo e degli stessi passanti e turisti, è molto pericolosa. Un dislivello di mattoncini erosi dal tempo e dall’incuria. Per il Sig. Giuseppe Monaldi, coproprietario del negozio “Splash” in Via Mare 277, a pochi metri dalla buca in questione questo “ ..è dovuto al fatto che i grandi alberi della via hanno in questo tratto radici molto potenti che con il ramificarsi tendono a spingere sul marciapiede e con la pressione a far saltare il cemento che tiene legato le piastrelle”.

Fatto sta che proprio nella giornata di ieri quel piccolo ma insidiosissimo dislivello ha fatto registrare un’altra vittima ; ovvero una bambina di sette anni che incespicando e cadendo si è procurata una effrazione al ginocchio. E’ stata poi successivamente medicata nella gioielleria lì vicino. Mentre due giorni fa un signore portatore di handicapp è caduto a faccia avanti e solo la prontezza di spirito di alcuni passanti ha fatti sì che si evitasse il peggio.

Per la Sig.ra Annunziata Ignazi, proprietaria di un negozio di ortofrutta nelle vicinanze                      “ Il marciapiede di questa zona non è certo dei più pratici. Si cammina malissimo. Ho visto parecchi anziani rischiare di cadere per colpa della buca. Il bello è che la maggior parte si rivolgono a noi dicendoci di fare qualcosa ma nopi più che farlo presente non possiamo fare altro.”

Dello stesso parere è il Sig.Costantino Pignotti, titolare della caffetteria “Delle Rose”.
“E’ bello che si pensi alla passeggiata ma sarebbe anche bene che non ci si dimenticasse degli altri  posti della città. Anche perché, quasi un paio di volte al giorno, persone di tutte le età incespicano rischiando di cadere. E’ una piccola buca. Bastano dieci minuti per metterla a posto”.

Antonella Pignoloni, commessa del vicino negozio di abbigliamento è dovuta intervenire in parecchie occasioni a “salvare” persone che avevano appena rischiato di cadere.
“Siccome nelle vicinanze vi è un centro per disabili vedo passare molte persone con carrozzine che arrivate sul posto di questo dislivello sono costrette a fare marcia indietro e allungare il giro. Lo stesso dicasi per i bambini in carrozzelle.”

Così il  Sig. Tommaso Divisi da ben 37 anni turista a San Benedetto:
“Passo di qui tutti i giorni da e per la spiaggia. E’ un peccato che mentre da una parte si spendono molti soldi per fare un bellissimo lungomare dall’altra non si riesca a trovare dieci minuti di tempo ed un po’ di cemento per coprire questa buchetta da niente.” 

Alcuni anni fa, alla gelateria dell'angolo, i proprietari, dopo essersi fatti "regalare" da Comune delle mattonelle provvedettero a loro spese e rifecero un pezzo di marciapiede. Questo a due passi dal Lungomare miliardario.