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Raffaele Rossi sul recente bilancio comunale

Grottammare | " Desideriamo evidenziare che la bravura, intendiamo quella politica è nel realizzare i progetti quindi erogare servizi ai cittadini, evitando gli sprechi e facendo giustizia sociale"

di Raffaele Rossi

Il Conto consutivo ha dimostrato che l’amministrazione ha speso tutti i soldi che aveva a disposizione, e visto come spesso vengono impiegati ci viene da dire purtroppo.
Inatanto vorremmo immediatamente frenare il grande entusiasmo del sindaco, che si è quasi auto incensato relazionando sul bilancio, chiedendogli come mai un esperto di bilancio come lui, è dal 1994 che ha tale delega, continua ad avere un bilancio pieni di storni e variazioni?
Desideriamo evidenziare che poi la bravura, intendiamo quella politica è nel realizzare i progetti quindi erogare servizi ai cittadini, evitando gli sprechi e facendo giustizia sociale.
Come mai solo alcuni servizi del comune di Grottammare vengono pagato con scaglioni di reddito?
La stragrande maggioranza dei servizi viene fatta pagare con tariffa unica per tutti, vi sembra giusto che chi guadagna 1 milione di euro all’anno paghi i buoni mensa scolastici come chi guadagna 15.000 euro annui?
Un esempio di spreco di denaro pubblico è il piano delle antenne, vista la relazione e vista la cartografia perchè tale incarico non è stato conferito all’ufficio tecnico comunale invece che ad un professionista esterno?
Cosi facendo il comune di Grottammare e quello di Ripatransone avrebbero potuto risparmiare gran parte dei circa 7.000 euro di parcella.
Tale strumento che per verità è stato rinviato dall’essere approvato nell’ultimo consiglio comunale, rischia di essere solo un bell’esercizio di didattica, l’amministrazione lo vede come un metodo per poter in qualche modo contrattare l’installazione dei nuovi impianti con i gestori di telefoni, ma temiamo che così non sarà.
Vero che cosi come redatto garantisce la sicurezza dall’inquinamento elettromagnetico, ma se venissero posizionate le antenne nelle zone  indicate nella cartografia di tale piano, ci sarebbe una bassa copertura per telefonia mobile, quindi i gestori non accetteranno mai tale imposizione.
Non sarebbe stato meglio redigere un piano che realizzi un utile compromesso tra salvaguardia della salute e copertura della rete di telefonia sul territorio?
Noi siamo certi che con uno strumento di questo tipo si riuscirebbe meglio a convince i gestori di telefonia a non effettuare una distribuzione di antenne,  che garantisca solo la copertura, senza salvaguardia del salute e del paesaggio.
 
 
 
            Alleanza Nazionale

25/06/2005





        
  



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