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La Sentina sta sparendo al ritmo di dieci metri all'anno.

San Benedetto del Tronto | Denuncia e allarmante appello dell'Associazione Sentina. Occorrono immediati rimedi. Un invito ufficiale al Professor Biondi dell'Università di Ancona.

di Carmine Rozzi

Albano Ferri il giovane e deciso Presidente dell'Associazione Sentina.

L’Associazione Sentina ha tenuto una riunione del quartiere e di chiunque avesse voluto partecipare. L’incontro, al quale era presente un centinaio di persone, si è tenuto presso il Bar Sabini in Via Fratelli Cervi. Nel corso della serata è stato illustrato il programma . Quattro le linee guida. Dalla tutela dell’area dichiarata “Riserva Naturale” nella delibera 156, a quella di tutti i cittadini che vogliono godere delle bellezze naturali che la zona offre. Al terzo punto la salvaguardia degli attuali residenti nella Riserva ed infine, la tutela degli abitanti del quartiere Sentina, adiacente alla Riserva.

Si sono toccati, con l’aiuto esplicativo di diapositive, cinque punti ritenuti fondamentali. Il primo riguarda l’erosione della costa che, in poco meno di 50 anni, ha già inghiottito ben 300 metri di spiaggia.  Per legge, una oasi naturale non può dotarsi di barriere artificiali. Ecco quindi l’assoluta urgenza e priorità di trovare una soluzione alternativa al problema pena la sparizione di gran parte della zona.

Un altro tema ritenuto fondamentale dagli organizzatori è la visione della Sentina come luogo fruibile a tutti e quindi non esclusivo. E per tutti si intendono dalle scolaresche che si recano a vedere gli animali, da appassionati di ornitologia, a quello della fauna e della natura in genere.
Si caldeggia vivamente a tale scopo il ripristino quanto meno della vegetazione ed in particolare degli alberi. Eppoi strade ad hoc, sentieri guidati ed un severo controllo della velocità stradale.

Al terzo punto la tutela di chi vi risiede. Ovvero a tutti quelli che cresciuti e vissuti da generazioni    in quel luogo venga data la possibilità di rimanere nella terra dei nonni e bisnonni senza discriminazioni. Siano essi proprietari o affittuari delle case o terreni annessi.  Un’altra premessa essenziale per l’Associazione è “ Se il Comitato di Indirizzo avrà bisogno di casolari per farne sede di studi o altro, iniziative indubbiamente interessanti dovranno essere recuperati ed utilizzati quelli attualmente sfitti, non quelli già abitati”.

E’ altresì assolutamente necessario, secondo l’Associazione, curare il rapporto di convivenza tra la Riserva e i cittadini, in particolar modo con quelli immediatamente a contatto, ossia gli abitanti del quartiere Sentina. E non potevano mancare (e non lo fanno di certo) le zanzare. Gli organizzatori della serata facevano notare come molte persone hanno la preoccupazione che la Riserva sarà d’incentivo al proliferare di questi fastidiosi insetti. Tuttavia, con l’istituzione della Riserva, l’obiettivo dovrebbe quello di ridurre e non certo aumentarne il numero.

Si prospetta, compatibilmente con quelle che saranno le prerogative dell’oasi, una apposita area per poter passeggiare con i cani e lasciar fare loro i propri bisogni. Annotazione importante emersa dal dibattito è  il Quartiere Sentina.  Forse l’unico della città a non avere spazi pubblici adeguati per far giocare i bambini e riunire gli anziani.  Altro argomento immancabile, quello del fosso collettore. Se questo non dovesse rientrare tra i piani della Riserva e se non vi sono vincoli di natura tecnico giuridica l’Associazione è disposta a valutare l’eventualità di uno spostamento (soluzione spesso caldeggiata dal Presidente di Mare -Sentina Cicconi).

Inoltreverrà ripristinata la festa della Sentina . L’Associazione Sentina, nata ad Aprile e con già circa 350 iscritti, si propone altresì di rappresentare gli abitanti se questi non venissero ascoltati da enti, comitati o Amministrazione Comunale. Inoltre si candida come ente di controllo per il rispetto dei vincoli come il sollecitare la forestale per punire le attuali violazioni del regolamento della riserva. 

Per il Presidente dell’Associazione Albano Ferri tuttavia il problema più importante da risolvere:    “ E’ e resta quello dell’erosione. Occorre agire in fretta e subito. O non risarà nessuna Sentina da preservare. Per questo invitiamo ufficialmente, al più presto, il Prof. Biondi dell'Università di Ancona, che stimiamo molto, ad un incontro per discutere la salvaguardia dell'Oasi dalla catastrofale erosione. Poi ridare all’Oasi il suo naturale habitat fatto di paesaggi, animali, natura e persone. Renderla vivibile per tutte le creature che vi risiedono e per quelle che la visitano”.   

25/06/2005





        
  



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