"Gli amori non muoiono mai".
San Benedetto del Tronto | Romanzo storico-sentimentale scritto da Don Pio Costanzo, parroco della Chiesa Cristo Re di Porto d'Ascoli. E' uscito sabato 25 giugno. Il ricavato sarà utilizzato per la gestione della Casa dell'Accoglienza.
Don Pio Costanzo
Lamore di un prete non è spiegabile. Se è un mistero per me, forse lo è anche per gli altri.
Sono questi i pensieri che affollano la mente di Don Timoteo, protagonista del libro Gli amori non muoiono mai di Don Pio Costanzo. E è un romanzo scritto di getto in un mese e mezzo ci ha spiegato il vulcanico parroco della Chiesa Cristo Re a Porto dAscoli. Composto di 11 capitoli, lopera racconta la storia di un prete, figlio di un alto gerarca fascista, giovane, laureato in legge, Timoteo diventa sacerdote contro la volontà del padre. Lascia la fidanzata ebrea ed atea della quale, però, rimarrà innamorato per tutto il resto della sua vita. Proprio da tale attrazione nasce il suo dubbio più grande: perché lamore più grande verso Dio, che a scelto, non annulla quello più piccolo verso una donna?
Don Pio, allora ha scritto un romanzo sui sentimenti?
Non solo. Infatti i drammi interiori che angosciano don Timoteo si intrecciano con gli avvenimenti politici e sociali dellEuropa del fascismo. Da una parte cè Timoteo, prete che si domanda cosa vuol dire saper amare e dallaltra cè lorrore della guerra, dellantisemitismo, dei campi di sterminio e lingiustizia della Soah.
Che cosa lha spinta a raccontare gli avvenimenti della 2° guerra mondiale, sulla scia degli affetti di un uomo, per di più di un prete?
Un giorno, ad un incontro di preti, ho raccontato che spesso nel corso della mia vita di pastore sono andato in crisi esistenziale. Ci sono stati dei momenti in cui mi sembrava impossibile continuare a fare il prete, avevo dei grossi dubbi di fede, d'altronde anchio sono un uomo. I miei colleghi in quel frangente hanno detto che scandalizzavo. Allora, tornato a casa, ho deciso di scrivere una commedia. Poi mi sono ricordato di averne due in già scritte ma mai portate in scena. Allora ho pensato di scrivere un romanzo che avesse come protagonista il prete, inteso come uomo del dubbio. Tengo a precisare però che non è un racconto autobiografico, anche se condivido a pieno lantisemitismo e lantifascismo di cui è pervasa la figura del protagonista.
Come mai proprio lo stile romanzato?
Non mi ero mai cimentato nello scrivere un romanzo. Nel 99 ho pubblicato un libro E Dio disse: Se questo è un uomo!, ma erano brevi riflessioni, non un vero e proprio romanzo. Dopo aver dato alla luce e messo in scena tante commedie e drammi, mi sembrava interessante sperimentare un nuovo stile di scrittura.
Quante copie sono state stampate?
La tiratura è limitata, però, prevediamo un ristampa in futuro. Il libro ha un costo esiguo e spero che in molti lo acquistino o nelle edicole di Porto dAscoli, o in parrocchia o in alcune librerie di San Benedetto, anche perché il ricavato andrà alla Casa dellAccoglienza, la struttura dietro la parrocchia che ogni giorno da ospitalità a circa 10-15 uomini e donne. Le spese per gestirla e per ospitare le persone in difficoltà sono molte. Con i proventi del libro insomma cerchiamo di darci una mano.
Dopo questo libro cosa dobbiamo aspettarci da lei?
Non lo so ancora, ma ci sto pensando.
Sono questi i pensieri che affollano la mente di Don Timoteo, protagonista del libro Gli amori non muoiono mai di Don Pio Costanzo. E è un romanzo scritto di getto in un mese e mezzo ci ha spiegato il vulcanico parroco della Chiesa Cristo Re a Porto dAscoli. Composto di 11 capitoli, lopera racconta la storia di un prete, figlio di un alto gerarca fascista, giovane, laureato in legge, Timoteo diventa sacerdote contro la volontà del padre. Lascia la fidanzata ebrea ed atea della quale, però, rimarrà innamorato per tutto il resto della sua vita. Proprio da tale attrazione nasce il suo dubbio più grande: perché lamore più grande verso Dio, che a scelto, non annulla quello più piccolo verso una donna?
Don Pio, allora ha scritto un romanzo sui sentimenti?
Non solo. Infatti i drammi interiori che angosciano don Timoteo si intrecciano con gli avvenimenti politici e sociali dellEuropa del fascismo. Da una parte cè Timoteo, prete che si domanda cosa vuol dire saper amare e dallaltra cè lorrore della guerra, dellantisemitismo, dei campi di sterminio e lingiustizia della Soah.
Che cosa lha spinta a raccontare gli avvenimenti della 2° guerra mondiale, sulla scia degli affetti di un uomo, per di più di un prete?
Un giorno, ad un incontro di preti, ho raccontato che spesso nel corso della mia vita di pastore sono andato in crisi esistenziale. Ci sono stati dei momenti in cui mi sembrava impossibile continuare a fare il prete, avevo dei grossi dubbi di fede, d'altronde anchio sono un uomo. I miei colleghi in quel frangente hanno detto che scandalizzavo. Allora, tornato a casa, ho deciso di scrivere una commedia. Poi mi sono ricordato di averne due in già scritte ma mai portate in scena. Allora ho pensato di scrivere un romanzo che avesse come protagonista il prete, inteso come uomo del dubbio. Tengo a precisare però che non è un racconto autobiografico, anche se condivido a pieno lantisemitismo e lantifascismo di cui è pervasa la figura del protagonista.
Come mai proprio lo stile romanzato?
Non mi ero mai cimentato nello scrivere un romanzo. Nel 99 ho pubblicato un libro E Dio disse: Se questo è un uomo!, ma erano brevi riflessioni, non un vero e proprio romanzo. Dopo aver dato alla luce e messo in scena tante commedie e drammi, mi sembrava interessante sperimentare un nuovo stile di scrittura.
Quante copie sono state stampate?
La tiratura è limitata, però, prevediamo un ristampa in futuro. Il libro ha un costo esiguo e spero che in molti lo acquistino o nelle edicole di Porto dAscoli, o in parrocchia o in alcune librerie di San Benedetto, anche perché il ricavato andrà alla Casa dellAccoglienza, la struttura dietro la parrocchia che ogni giorno da ospitalità a circa 10-15 uomini e donne. Le spese per gestirla e per ospitare le persone in difficoltà sono molte. Con i proventi del libro insomma cerchiamo di darci una mano.
Dopo questo libro cosa dobbiamo aspettarci da lei?
Non lo so ancora, ma ci sto pensando.
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