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Realizzato ad Ascoli il 2° forno crematorio nelle Marche

Ascoli Piceno | Situato sul terrapieno che sovrasta il piazzale adibito a parcheggio del cimitero di Borgo Solestà sarà operativo dal 4 luglio

Situato sul terrapieno che sovrasta il piazzale adibito a parcheggio del cimitero di Borgo Solestà, sarà operativo dal prossimo 4 luglio, il forno crematorio.
La nuova struttura sarà presentato alla stampa lunedì 4 luglio, alle ore 17.00, dal sindaco Piero Celani e dall’assessore alle Gestioni Dirette, Cesare Celani, nel corso di una conferenza stampa presso l’Ufficio del sindaco a palazzo Arengo.

L’impianto, all’avanguardia, utilizza le più moderne tecnologie nel pieno rispetto della recente normativa. La struttura occupa complessivamente 500 mq. di cui 300 la parte coperta. Costato quasi 2 miliardi di vecchie lire (€ 991.597,25), il forno crematorio (è il secondo che viene realizzato nelle Marche perché una struttura analoga si trova a San Benedetto del Tronto) si presenta come una sorta di tempio classico, collegato con viabilità pedonale e veicolare  di servizio all’area cimiteriale.

La incinerazione o cremazione dei cadaveri è una pratica antichissima documentata, in Europa, fin dal Neolitico. Molto praticata fino all’epoca romana, con l’avvento del cristianesimo la pratica cadde in disuso. In Italia si tornò a parlare di cremazione nella seconda metà del 1800 e nel 1876 fu installato un forno crematorio nel cimitero di Milano.

Nel frattempo la legislazione sanitaria della maggior parte dei paesi europei aveva accolto in maniera più o meno esplicita il principio della cremazione nei casi disposizione testamentaria del defunto o su domanda dei parenti prossimi. Anche la Chiesa, nel frattempo, ha mitigato le disposizioni del codice che vietavano la cremazione e nel 1983, nel codice juris canonici, si afferma che “non sono negate le esequie ecclesiastiche a coloro che scelgono la cremazione del proprio corpo per motivi non contrari alla fede cristiana”.

In questi ultimi si è registrato un forte aumento delle richieste di cremazione che è un servizio pubblico a domanda individuale.

Un cittadino, per essere cremato, deve manifestare in modo inequivocabile la propria volontà tramite un atto notarile o una dichiarazione scritta della volontà di essere  cremato  su foglio di carta semplice, datata e firmata oppure o una dichiarazione a verbale: è possibile, cioè, esprimere a voce la propria volontà ai parenti.

28/06/2005





        
  



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