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L'Ascoli sconfitto all'Arechi ringrazia il Treviso di Pillon.

| SALERNO - Il gol di Colacone non basta e in due minuti matura il KO bianconero.

di Federica Poli e Boris Giorgetti

SALERNITANA (4-3-3): Ambrosio; Ghomsi, Orfei, Schiavi, De Angelis; Shala, Longo (20’st Fresi), Coppola; Ferrarese (31’st Rubino), Palladino, Zaniolo (18’st Aslund). A disp. Botticella, Brellier, Galasso, Mendil. All. Gregucci
ASCOLI (4-4-2): Coppola; De Martis, Corallo (37’st Martinelli), Lauro, Modesto; Fini, Monticciolo, Cristiano (11’st Biso), Antonelli (11’st Motta); Bucchi, Colacone. A disp. Maurantonio, Sassarini, Belingheri, Costanzo. All. Silva
ARBITRO: Preschern di Mestre (Ricci, Cennicola; Guerriero)
MARCATORI: 8’ Colacone, 2’st Palladino, 3’st Zaniolo
AMMONITI: Ferrarese , Antonelli ,  Colacone, Zaniolo, Coppola, Biso
 
I bianconeri escono con le ossa rotte dalla trasferta di Salerno ma restano ugualmente in corsa nella lotta all’ultimo posto utile per i play off.
Sabato prossimo al Del Duca proprio Ascoli (59 punti) e Modena (61 punti) rispettivamente settima e sesta in classifica, si affronteranno in uno scontro diretto sicuramente da non perdere. Ovviamente, solo i tre punti permetterebbero ai marchigiani l’accesso alle fasi finali del torneo altrimenti saranno gli emiliani a raggiungere l’ambita meta.
Le cose all’Arechi si mettevano subito nel migliore dei modi per gli ospiti che già all’8’, approfittando di uno svarione difensivo dei campani (retropassaggio azzardato di Schiavi al proprio portiere e liscio di Ambrosio), si portavano in vantaggio con Colacone, al decimo centro stagionale.
È Bucchi appena tre minuti più tardi a sfiorare il raddoppio, sparando incredibilmente alto un delizioso assist di capitan Cristiano.
La Salernitana si scuoteva e la partita entrava nel vivo: molto insidiose le percussioni di Ferrarese e Zaniolo sulle fasce con Palladino in evidenza. Ci provavano anche Schiavi dalla distanza al 28’ ma il tiro veniva ribattuto da De Martis e Longo con due colpi di testa a pochi passi da Coppola (33’ e 40’) facili prede dell’estremo ascolano. Ancora l’Ascoli sul finire della prima frazione si rendeva pericoloso con Bucchi che serviva una palla in profondità al compagno di reparto e Colacone con un forte destro dal limite dell’area, centrava in pieno la traversa.
Nella ripresa Gregucci strigliava i suoi e modificava leggermente lo scacchiere della propria squadra, optando per un assetto più offensivo. I frutti non tardavano ad arrivare. Al 47’ Zaniolo lanciava per Palladino che col destro superava Coppola e portava a 15 il bottino personale di reti in questo campionato. Il baby di scuola juventina è una vera rivelazione del campionato cadetto ed ora fa gola a molte società della massima serie, in primis il Livorno di patron Spinelli.
Non passavano neanche sessanta secondi che i protagonisti dell’azione del pareggio si scambiavano i ruoli,  Palladino serviva Zaniolo che stoppava di petto e, in semi rovesciata, insaccava alla sinistra dell’incolpevole portiere bianconero.
L’uno-due dei granata dava una sferzata di energia ai padroni di casa e rendeva tutto più difficile per l’undici  di Giampaolo che provava a cambiare inserendo Motta e Biso per Antonelli e Cristiano (il migliore in campo).  I locali sulle ali dell’entusiasmo  sostenuti dai 27.000 tifosi granata  accorsi in massa anche, grazie alla riduzione del costo del biglietto da parte della società campana, difendevano strenuamente il risultato ottenuto.
Nel quarto d’ora finale l’Ascoli cercava più volte il pareggio, con Fini da fuori area (75’) ma Ambrosio deviava in angolo e ancora con Colacone all’89’ che mandava alto da posizione favorevolissima. Di Monticciolo al 90’ l’ultimo sussulto, il centrocampista provava il  gran tiro da fuori area, respinto in tuffo dal portiere campano.
 
Solo grazie al fortunoso pareggio del Treviso con Reginaldo a tempo scaduto ai danni del Modena (Modena – Treviso 1-1) i bianconeri avranno, sabato prossimo, l’ultima possibilità di accedere alla fase dei play off.
Per la formazione di Giampaolo il compito si presenta davvero arduo ma i marchigiani ci hanno abituato a grandi rimonte.
 
 

06/06/2005





        
  



4+2=

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