AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani, sul referendum sulla procreazione assistita
Ascoli Piceno | "Ciascun medico, come ciascun cittadino, ha il diritto di esercitare l'assoluta libertà di pensiero"
Nei giorni scorsi vari quotidiani locali hanno riportato citazioni secondo le quali lOrdine dei Medici della Provincia di Ascoli Piceno si sarebbe schierato a favore dellespressione di un voto nel prossimo referendum sulla Procreazione Medicalmente Assistita del 12 e 13 giugno 2005, e, in talune citazioni, addirittura che la posizione dellOrdine dei Medici sarebbe favorevole alla abrogazione degli articoli della legge 40/2004 indicati nei quesiti referendari.
In realtà il Presidente dellOrdine dei Medici della Provincia di Ascoli Piceno, attraverso il bollettino dellOrdine Il Notiziario, ha semplicemente invitato la categoria ad assumere un ruolo di responsabile partecipazione sulla base della posizione ufficiale della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), che rivendica linviolabilità di alcuni fondamenti della professione medica e la sua indipendenza di giudizio e invita i Presidenti degli Ordini ad assumere un ruolo attivo e propositivo in seno al dibattito montante che certamente non può vederci relegati in posizioni di subalternità in una tematica dalle forti implicazioni mediche, etiche ed umane senza interferire nella libertà di ognuno di esprimere attraverso il referendum le proprie convinzioni.
Questo invito ad assumere responsabilmente una posizione chiara e non defilata in ambito sociale, assolutamente ed espressamente rispettosa della libertà di giudizio del singolo medico, è stata volutamente, forzatamente e tendenziosamente interpretata e presentata come una presunta posizione dellOrdine favorevole al sì.
LAMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani, nel riconoscere alla FNOMCeO ed in particolare allOrdine dei Medici della provincia di Ascoli Piceno il diritto-dovere di sollecitare i propri iscritti ad assumere consapevolmente e responsabilmente, anche in questa occasione, quel ruolo attivo di professionisti che sempre rivestono nellambito sociale, rivendica la assoluta libertà di pensiero che ciascun medico, come ciascun cittadino, ha il diritto di esercitare, rifiutando luso strumentale e di parte che talune persone, e segnatamente taluni medici, hanno messo in atto attribuendo un inesistente, oltrechè improbabile e illegittimo in quanto lesivo della libertà di ciascuno, schieramento dellOrdine sul fronte del sì.
Riguardo poi allo strumento referendario, che, contrariamente alle consultazioni elettive, consente di esprimere la propria partecipazione attiva, consapevole e responsabile anche con lastensione dal voto, che in tale caso assume il significato di un assenso allo strumento parlamentare e non quello di una colpevole indifferenza qualunquista nei confronti di temi tanto delicati e complessi, lAMCI richiama lattenzione sul fatto che non esiste e non può esistere uno schieramento dellOrdine dei Medici né per il sì, né per il no, né per lastensione, poiché tutte le tre chances rappresentano legittimamente e democraticamente lespressione di una posizione, la quale si deve presumere sempre, nel rispetto della dignità di ogni cittadino adulto e responsabile, motivata e consapevole.
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09/06/2005
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