Aba Albertini (FIMAA), Renato Troiani (FIAIP), Bruno Traini (ANAMA). Sono tre operatori della intermediazione immobiliare, tre Presidenti, a livello provinciale, di associazioni diverse e rappresentano tre sigle sindacali molto spesso in concorrenza fra loro. Eppure, queste individualità (il mediatore è il più delle volte un “professionista solitario”) hanno trovato un’occasione per ideare e realizzare insieme un progetto che promette sviluppi interessanti anche per i tanti colleghi che non hanno creduto ai loro entusiasmi. La I^ Fiera delle agenzie immobiliari “Domo Adriatico” avrà un sicuro avvenire, visto l’attuale tenore delle richieste di adesione.

Il che significa che San Benedetto si può candidare a ragione come punto d’incontro prossimo (e soprattutto futuro) per le agenzie delle due sponde dell’Adriatico.

“Abbiamo occhi attenti al nostro territorio come luogo privilegiato di incontro e di scambi nazionali ed internazionali – dice Aba Albertini – Non guardiamo alla casa solo come opportunità d’investimento, ma come un patrimonio dalle valenze più vaste ed appaganti. Il nostro è un territorio ricco, con molteplici realtà: urbane, industriali, rurali, costiere ed anche montane. I turisti, oltre che per il mare,  possono incantarsi per le bellezze delle nostre vallate e dell’entroterra, ricchi di cascinali e di borghi medievali, con un passato storico di cui restano tracce importanti in numerosi centri abitati. Per questo, Fiera e Turismo vanno bene a braccetto e rappresentano un momento importante di promozione. Negli ultimi anni, il mercato della seconda casa ha avuto incrementi oltre il 30%, ma mentre gli italiani scelgono in genere il bilocale, gli stranieri prediligono i cascinali da ristrutturare a prezzi comunque piuttosto bassi rispetto alle altissime quotazioni della Toscana e dell’Umbria. Marche nuova Toscana? – ha titolato il New York  Times nello scorso maggio. Le occasioni di ottimi investimenti ci sono e possono essere sfruttate”.

Anche sul fronte mare, aspettative e prospettive sono lusinghiere.

“Ci sono buone aspettative di mercato anche per gli immobili delle cittadine di mare e dei paesi a  ridosso – dice Renato Troiani, confermando quella che è una sensazione generale – Il mercato della seconda casa sta andando bene, per puro investimento, ma anche per godersela quando è possibile, magari affittandolo ai turisti per brevi periodi, quand’è libera. I prezzi sono lievitati, soprattutto per gli edifici fronte mare o vicinissimi al mare, ma anche in seconda o terza fila ci sono ottime possibilità. Il mercato sambenedettese  è piuttosto limitato; da qualche tempo fa registrare un fenomeno di trasformazione degli hotel in residences alberghieri: rispetto al passato ci sono meno alberghi e più appartamenti. Le spiagge dell’Abruzzo, invece, sono cantieri aperti, grazie a strumenti urbanistici che influiscono favorevolmente sul mercato immobiliare”.

“Da quanto stiamo riscontrando – dice Bruno Traini - c’è molto interesse per la nostra Fiera immobiliare, anche dall’altra sponda dell’Adriatico: la Croazia vuole “riabbracciare l’Italia” facendo un tuffo all’indietro nella storia, dai Romani fino ai Veneziani. Negli ultimi tempi, del resto, molti italiani hanno potuto vedere quante ricchezze paesaggistiche abbia la nuova nazione croata. Il ritorno dei Croati, per aprire in Italia un loro mercato immobiliare, significa che l’Adriatico non rappresenta più una barriera invalicabile,  ma è una strada verso l’Est da percorrere nelle due direzioni. L’esordio  di una presenza in  Fiera da parte di agenzie immobiliari croate è un evento da ricordare.  Una curiosità esplosiva, se confermata: saranno in vendita anche “mura” di epoca romana, una sorta di castello. Gli sloveni, invece, ombrosi “cugini” dei croati, verranno anche per comprare… Entusiasmante, inoltre, l’interesse dei finlandesi, mentre si prevede una qualificata presenza di operatori (con giornalista al seguito) sudditi di Sua Maestà britannica. Insomma, si confermano, anzi si ampliano le più rosee previsioni”.